Kunming: rilasciato un pastore cinese arrestato sette anni fa

John Cao era stato arrestato nel 2017 per aver attraversato "illegalmente", a detta delle autorità cinesi, il confine con il Myanmar, dove lavorava. Per anni lui e il suo collaboratore non avevano avuto problemi. Sposato con una cittadina statunitense, in carcere ha scritto una raccolta di poesie, pubblicate da China Aid, organizzazione che si batte per la libertà religiosa in Cina

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Il pastore John Cao è stato rilasciato tre giorni fa dal carcere di Kunming, nella provincia dello Yunnan, dopo aver scontato una pena di sette anni.

Residente permanente negli Stati Uniti e sposato con una cittadina americana, ha lavorato come missionario in Myanmar, nello Stato Wa, una regione di confine che condivide con la Cina legami etnici e commerciali.

Il pastore ha costruito 16 scuole e ha cercato di risollevare dalla povertà i membri della minoranze. I funzionari cinesi erano a conoscenza della sua attività e della necessità di attraversare la frontiera tra i due Paesi.

Nel marzo 2017 è stato tuttavia arrestato: le autorità provinciali hanno intercettato Cao e un suo collega, Jing Ruxia. Entrambi gli uomini sono stati incarcerati con l’accusa di aver attraversato il confine illegalmente, nonostante per anni non avessero avuto problemi, spiega il sito ChinaAid, che si occupa di libertà religiosa in Cina. In un secondo momento l’accusa è stata cambiata in “organizzazione di attraversamenti illegali di frontiera” e nel marzo 2018 è stato condannato a sette anni di carcere.

Nel 2019 un gruppo di lavoro delle Nazioni unite sulla detenzione arbitraria, aveva concluso che il pastore era stato ingiustamente incarcerato, e aveva ordinato al governo cinese il rilascio immediato.

John Cao non ha mai abbandonato la sua fede durante gli anni di prigionia. Nel 2021 ha iniziato a scrivere poesie, e i suoi scritti, che riflettono sulla missione, il carcere e la famiglia, sono stati raccolti in un libro e pubblicati dalla China Aid Association.