Kuala Lumpur: etnie e religioni unite, per la pace e le vittime di Christchurch
Questa mattina nella capitale si è svolta l’iniziativa “Solidarity4Peace”. Durante l’evento, presentata la Dichiarazione di Pace di Kuala Lumpur 2019. Ministro per gli Affari religiosi: “Il terrorismo non nasce da nessuna religione, nessuna razza è nata con l’odio”.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Sikh, taoisti, cristiani, indù e musulmani: questa mattina centinaia di cittadini malaysiani, appartenenti ad etnie e religioni diverse, sono scesi nelle strade della capitale malaysiana per promuovere la pace ed esprimere solidarietà per le 50 vittime dell'attacco terroristico alle moschee di Christchurch, Nuova Zelanda. Nel corso dell’evento, gli organizzatori e rappresentanti del governo hanno presentato la Dichiarazione di Pace di Kuala Lumpur 2019.
Articolato in cinque punti, il documento intende “condannare qualsiasi atto di discriminazione, violenza e omicidio in nome della religione o dell'etnia; respingere qualsiasi atto o cultura basata sull'odio in nome della religione o dell'etnia; Sostenere tutti gli sforzi per promuovere la pace e l'armonia tra le persone di tutte le etnie e religioni; difendere la Costituzione federale e la sovranità del Paese da agenti di odio razziale e religioso; essere solidale con i cittadini del mondo, nello sviluppo di un ambiente di pace e prosperità basato sul riconoscimento di diverse etnie e religioni”.
La folla, per lo più vestita con magliette bianche, si è radunata davanti ad un centro commerciale nel cuore della capitale già alle 6.30 del mattino, prima di marciare verso piazza Merdeka a circa 1km di distanza. I dimostranti sfoggiavano bandiere della Malaysia e striscioni con impressi messaggi di pace. Alla manifestazione hanno preso parte Datuk Seri Dr. Mujahid bin Yusof (foto), ministro malaysiano per gli Affari religiosi, e diversi esponenti della coalizione di governo.
“Il mondo deve essere difeso da qualsiasi atto di terrore. La tragedia di Christchurch è un incidente scioccante, quando in questo mondo vi sono così tanti movimenti che lottano per promuovere la pace”, ha dichiarato Mujahid. “L'atto del terrore in Nuova Zelanda non può essere associato a nessuna religione o razza in questo mondo. Il terrorismo non nasce da nessuna religione, nessuna razza è nata con l’odio... Il terrorismo non ha volto. Pertanto, la nostra dichiarazione di oggi condanna qualsiasi atto di discriminazione, violenza e uccisioni in nome della religione o dell'etnia”.