Kuala Lumpur, si dichiarano innocenti le donne accusate dell’omicidio di Kim Jong-nam
Doan Thi Huong e Siti Aisyah affermano di esser state coinvolte in quello che credevano uno scherzo televisivo. Accusano gli agenti nordcoreani rimpatriati con un accordo tra Kuala Lumpur e Pyongyang. Rimane alta la tensione per le aspirazioni nucleari del leader nordcoreano Kim Jong-un. Il presidente Usa consiglia al segretario di Stato di interrompere i colloqui. La Corea del Nord si prepara ad un nuovo test ed ai festeggiamenti per la Festa d’autunno.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Le due donne incriminate per l’omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un, si dichiarano innocenti durante la prima udienza del loro blindato processo.
La vietnamita Doan Thi Huong, 29 anni, e la 25enne indonesiana Siti Aisyah (foto) sono state arrestate tre giorni dopo l’assassinio e accusate di aver cosparso il viso di Kim Jong-nam del potente gas nervino noto come agente Vx, che in 20 minuti ha portato al collasso del sistema nervoso della vittima.
Le due donne sono le uniche sospette in custodia delle autorità malaysiane per quello che l’intelligence sudcoreana definisce un complotto ordito da Pyongyang per assassinare il fratello del leader, reputato un dissidente. Se giudicate colpevoli, le imputate rischiano la pena di morte. Esse si difendono affermando di esser state raggirate da alcuni agenti nordcoreani, che le hanno coinvolte in quello che pensavano fosse uno scherzo televisivo.
La polizia di Kuala Lumpur dichiara che quattro nordcoreani coinvolti nella trama hanno lasciato il Paese lo stesso giorno dell’assassinio. Altri tre sono stati autorizzati a ritornare in Corea del Nord, in seguito all’accordo diplomatico per il rimpatrio di nove malaysiani sequestrati da Pyongyang.
Nel frattempo, rimane alta la tensione fra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha dichiarato ieri di aver consigliato a Rex Tillerson, segretario di Stato Usa, di interrompere i colloqui con Pyongyang sulle aspirazioni nucleari del leader nordcoreano Kim Jong-un. “Ho detto a Tillerson che sta sprecando il suo tempo nel tentativo di negoziare con il ‘piccolo uomo-missile’ – ha affermato Trump su Twitter – Risparmia le energie Rex, faremo ciò che andrà fatto”.
Gettando acqua sul fuoco, il giorno precedente Tillerson aveva dichiarato che gli Usa mantengono aperto il canale di comunicazione con Pyongyang, aggiungendo che allo stato attuale esso non si trova in una “situazione di buio, un blackout”. “Possiamo parlare con loro. Parliamo con loro”, aveva detto il segretario di Stato.
Mentre gli analisti annunciano l’imminenza di un nuovo provocatorio test atomico nordcoreano, Pyongyang si prepara ai festeggiamenti del Chuseok, la tradizionale festa d’autunno coreana che quest’anno cadrà il prossimo 4 ottobre. Tuttavia, mentre in Corea del Sud i festeggiamenti dureranno 10 giorni, al Nord i cittadini avranno un solo giorno di vacanza.
I nordcoreani non hanno potuto osservare tale festività dal 1945, anno della divisione della penisola coreana, fino al 1989, quando il regime comunista l’ha reinserita nel calendario. Durante questi anni, la ricorrenza era considerata una “violazione dei comportamenti socialisti”.
In Corea del Nord, il Chuseok è ora una delle 18 feste nazionali, ma viene celebrata in maniera molto più modesta rispetto agli anniversari della nascita del leader fondatore Kim Il-sung (15 aprile) e del suo successore Kim Jong-il (16 febbraio). In queste occasioni, i giorni di vacanza accordati sono due.