06/10/2024, 14.54
VATICANO
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Kikuchi, David e l'arcivescovo latino di Teheran tra i nuovi cardinali

Papa Francesco ha annunciato un concistoro che si terrà l'8 dicembre. Quattro gli asiatici tra i nuovi porporati: insieme all'arcivescovo di Tokyo e al presidente della Conferenza episcopale filippina nell'elenco ci sono anche il vescovo indonesiano di Bogor Paskalis Bruno Syukur e l'indiano George Jacob Koovakad, responsabile dei viaggi papali. Dopo l'Angelus, appello per la pace: "Cessate il fuoco immediato su tutti i fronti, compreso il Libano".

Città del Vaticano (AsiaNews) - “Sono lieto di annunciare che l’8 dicembre prossimo terrò un Concistoro per la nomina di nuovi cardinali. La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra”. Con queste parole Papa Francesco al termine dell’intervento successivo alla recita dell’Angelus ha reso noto che tra due mesi terrà la decima assemblea per conferire la porpora a 21 nuovi cardinali (qui la lista completa). Per l’Asia saranno quattro: l'arcivescovo di Tokyo mons. Tarcisio Isao Kikuchi (Giappone) che è anche presidente di Caritas Internationalis, il presidente della Conferenza episcopale filippina mons. Pablo Virgilio David, vescovo di Kalookan (Filippine), il vescovo di Bogor mons. Paskalis Bruno Syukur (Indonesia) e mons. George Jacob Koovakad, diplomatico vaticano da alcuni anni responsabile dei viaggi papali, nato Chethipuzha (India) nel 1973.

Estremamente significativa in questo momento storico anche la scelta di conferire il titolo cardinalizio pure a mons. Dominique Joseph Mathieu (Iran), vescovo della piccola comunità cattolica di rito latino di Teheran-Isfahan. Di rilievo per il dialogo con il mondo musulmano anche la porpora assegnata a Jean-Paul Vesco, arcivescovo di Algeri. Quattro i nuovi cardinali italiani: l'arcivescovo di Torino Roberto Repole, il vicario generale per la diocesi di Roma Baldassarre Reina, il missionario scalabriniano p. Fabio Baggio, sotto segretario della Sezione Migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e l'anziano nunzio apostolico mons. Angelo Acerbi. Tra gli americani figura l'arcivescovo di Toronto mons. Francis Leo, che ha prestato servizio per alcuni anni presso la missione della Santa Sede a Hong Kong. Francesco ha poi assegnato la porpora anche al teologo domenicano p. Timothy Radcliffe, britannico, già maestro generale dell'ordine, che ha 79 anni. 

Con i nuovi porporati annunciati oggi dall'8 dicembre diventeranno 25 su 141 i cardinali elettori asiatici. Anche se va aggiunto che già pochi giorni dopo dal gruppo uscirà l'arcivescovo di Mumbai Oswald Gracias che compirà 80 anni il 24 dicembre, mentre nei primi mesi del 2025 supereranno l'età canonica anche l'altro cardinale indiano George Alencherry e il cardinale pachistano Joseph Coutts.

“L’inserimento dei nuovi cardinali nella diocesi di Roma inoltre manifesta l’inscindibile legale tra la sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo”, ha detto Bergoglio, che fino ad ora nel suo pontificato ha creato 142 cardinali, tra cui 113 elettori, manifestando in questo atto la speciale sensibilità per le “periferie” del mondo: in Asia il Pontefice si è recato all’inizio dello scorso mese, facendo tappa in Indonesia. “Preghiamo per i nuovi cardinali, affinché confermando la loro adesione a Cristo, sommo sacerdote misericordioso e fedele, mi aiutino nel ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto il santo popolo di Dio”.

Tarcisio Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo, è nato il 1° novembre 1958 nella prefettura di Iwate, diocesi di Sendai. Dopo gli studi in Giappone ha fatto la professione perpetua nella Congregazione dei Missionari Verbiti nel marzo 1985; è stato ordinato sacerdote nel marzo 1986. Ha completato gli studi in Australia. Tra i ruoli ricoperti: dal 1996 è Coordinatore dell'Ufficio "Giustizia e Pace" nella zona dell'Asia e del Pacifico dei Verbiti; dal 1998 è membro di Caritas Japan - poi direttore esecutivo - e rappresentante dei Vescovi giapponesi per varie conferenze e riunioni internazionali. Prima di Tokyo ha servito come vescovo di Niigata dal 2004, alla prima nomina.

Pablo Virgilio David, vescovo di Kalookan, è nato a Betis, Guagua, Pampanga, nell’arcidiocesi di San Fernando, il 2 marzo 1959. Direttore del Mother of God Counsel Seminary sino al 1986, ha studiato fino al 1991 alla Catholic University of Louvain, frequentando l'Ecole Biblique de Jerusalem. Nelle Filippine ha svolto diversi ruoli: direttore dal 2002 del Dipartimento di Teologia del seminario e insegnante. Vice presidente dell'Associazione dei biblisti cattolici delle Filippine e dell'Archidiocesan Media Apostolate Networks, è autore di diverse pubblicazioni sulle Scritture. 

Paskalis Bruno Syukur, vescovo di Bogor, è nato il 17 maggio 1962 a Ranggu, nella diocesi di Ruteng, isola di Flores. La sua a professione solenne con i Francescani Minori risale al 22 gennaio 1989, mentre l’ordinazione è datata 1991. Ha svolto diversi incarichi, come Ministro Provinciale in Indonesia (2001-2009) e Definitore Generale O.F.M. per l’Asia e l’Oceania a Roma (dal 2009).  

Dominique Joseph Mathieu arcivescovo di Teheran Ispahan, è nato il 13 giugno 1963 ad Arlon, Belgio. È entrato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali dopo gli studi liceali. Ordinato sacerdote il 24 settembre 1989, dal 2013 è stato incardinato nella Custodia Provinciale d’Oriente e di Terra Santa. Nell’ambito del suo Ordine, alcuni degli incarichi ricoperti: Rettore del Santuario nazionale di Sant’Antonio di Padova a Bruxelles e Direttore della relativa Confraternita. In Libano nel 2013, nella Custodia Provinciale d’Oriente e di Terra Santa è stato Segretario Custodiale, Formatore, Maestro dei Novizi e Rettore dei Postulanti e dei candidati. Il 8 gennaio 2021, è stato nominato Arcivescovo di Teheran Ispahan (Iran). 

Dopo la recita della preghiera mariana Francesco ha anche lanciato un forte appello per la pace nel mondo, nel giorno che precede il 7 ottobre, primo anniversario dell’attacco di Hamas. “Domani sarà passato un anno dall’attacco terroristico contro la popolazione in Israele, alla quale rinnovo la mia vicinanza. Non dimentichiamo che ancora ci sono molti ostaggi a Gaza. Per i quali chiedo l’immediata liberazione”, ha detto Bergoglio. “Chiedo un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti, compreso il Libano. Pregiamo per i libanesi”. Il Papa questo pomeriggio si recherà alla Basilica di Santa Maria Maggiore per invocare l’intercessione della Madre di Dio. “Domani sarà giornata di preghiera e digiuno per la pace nel mondo. Uniamoci con la forza del bene contro le trame diaboliche della guerra”.

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