Khyber Pakhtunkhwa: Malala Yousafzai torna nella sua città natale dopo 13 anni
Per la prima volta dal 2012, Malala Yousafzai è tornata a Barkana, nel distretto di Shangla, sotto strette misure di sicurezza. L’attivista premio Nobel ha visitato la scuola e il college femminile che ha fondato, incontrando studentesse e familiari. Il suo ritorno avviene in un momento di forte instabilità per il Pakistan, segnato da continui attentati da parte dei talebani pakistani e dello Stato islamico, in competizione tra loro.
Islamabad (AsiaNews) - Per la prima volta dal 2012, Malala Yousafzai è tornata nella sua città natale di Barkana, nel distretto di Shangla, nella provincia pakistana del Khyber Pakhtunkhwa. La visita, avvenuta ieri sotto strette misure di sicurezza, ha segnato un momento simbolico per l'attivista premio Nobel, sopravvissuta a un attentato dei talebani pakistani per il suo impegno nell’istruzione femminile.
All’epoca Malala aveva solo 15 anni: venne colpita alla testa da uomini armati appartenenti al gruppo estremista islamico dei talebani per aver difeso il diritto delle ragazze all’istruzione. Trasportata d’urgenza nel Regno Unito, è poi diventata un’icona globale nella lotta per l’istruzione femminile.
“Da bambina, trascorrevo ogni vacanza a Shangla, in Pakistan, giocando lungo il fiume e condividendo i pasti con la mia famiglia allargata”, ha scritto l’attivista sul social X. “È stata una gioia per me tornarci oggi, dopo 13 lunghi anni, per essere circondata dalle montagne, immergere le mani nel fiume freddo e ridere con i miei amati cugini. Questo luogo è molto caro al mio cuore e spero di tornarci ancora e ancora”.
Accompagnata dal padre, Ziauddin Yousafzai, dal marito, Asser Malik, e dal fratello, Malala è arrivata in elicottero a Barkana, dove ha incontrato i suoi familiari e visitato il cimitero della sua famiglia. Ha anche fatto tappa alla scuola e al college femminile che lei stessa ha fondato nel 2018, un'istituzione che oggi fornisce istruzione gratuita a circa mille studentesse in una zona dove, fino a pochi anni fa, non esisteva un istituto governativo per l’istruzione superiore delle ragazze.
“Malala ha incontrato le studentesse, ha ispezionato le classi e le ha incoraggiate a studiare per costruire un futuro migliore”, ha dichiarato un funzionario della scuola, sottolineando che il Malala Fund continuerà a garantire standard educativi elevati per promuovere l’istruzione femminile in Pakistan.
Durante la visita, durata in totale tre ore, Malala ha anche fatto tappa alla casa della famiglia materna e ha incontrato l’attivista Shahzad Roy, che dirige la Shangla Girls School and College.
“La sua visita è stata tenuta segreta per evitare qualsiasi incidente”, ha dichiarato all’Agence France Press in forma anonima un alto funzionario locale. “Anche la gente del posto non era a conoscenza dei suoi piani di visita”.
L’arrivo di Malala in Pakistan avviene in un momento di crescente instabilità. Solo un giorno prima della sua visita, un doppio attentato suicida nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa ha causato la morte di 18 persone, tra civili e personale di sicurezza.
“Spero nella pace in ogni angolo del nostro bellissimo Paese. I recenti attacchi, compreso quello a Bannu, sono strazianti”, ha commentato Malala in un messaggio condiviso sui social. Dopo la breve visita a Barkana, l’attivista è tornata nella capitale, Islamabad.
17/05/2023 13:50
02/02/2023 13:21