Khamenei grazia migliaia di detenuti, anche 32 attivisti e detenuti politici
Il provvedimento in concomitanza con la festa islamica che celebra la nascita del profeta Maometto. In totale liberati oltre 3500 persone. Gli attivisti in carcere erano in maggioranza giornalisti e studenti universitari. A febbraio per i 40 anni della Repubblica islamica graziati 50mila prigionieri.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) - In occasione del Mawlid, la festa islamica che celebra la nascita del profeta Maometto, il leader supremo iraniano l’ayatollah Ali Khamenei ha concesso la grazia a migliaia di prigionieri rinchiusi nelle carceri del Paese. Fra questi vi sarebbero anche 32 detenuti per reati politici o di opinione detenuti per reati legati alla “sicurezza”.
Secondo quanto riferisce il sito mizanonline.com, nel rapporto diffuso ieri dagli organi giudiziari emerge che i 32 prigionieri arrestati in precedenza per il loro attivismo, sono in maggioranza giornalisti e studenti universitari. Il documento non indica però i loro nomi.
Il numero complessivo di detenuti rilasciati in occasione della festa sarebbe superiore a 3500. Il provvedimento di grazia non riguarda persone condannate per opposizione armata alla Repubblica islamica.
Secondo quanto riferisce il rapporto, il provvedimento di grazia è giunto in seguito alla richiesta avanzata dall’ayatollah Ebrahim Raisi, uno dei leader religiosi più influenti del Paese e oggi a capo della magistratura iraniana.
A fine ottobre le autorità iraniane avevano liberato dietro cauzione sette detenuti politici, fra i quali vi è anche un convertito al cristianesimo arrestato per motivi di fede. Nel febbraio scorso, in concomitanza con le celebrazioni per i 40 anni della Rivoluzione islamica, Khamenei aveva graziato oltre 50mila persone. Si è trattato del provvedimento più esteso e significativo della storia del Paese.