Ketapang in festa per i 100 anni della prima comunità cattolica (Foto)
Migliaia di cattolici ne hanno ricordato nascita nella parrocchia di San Giuseppe a Serengkah. Grazie all’opera missionaria del cinese Tan A Hak, nel 1918 un capo tribù Dayak chiese di esser battezzato insieme a 68 bambini. Mons. Pius Riana Prapdi, vescovo di Ketapang, esalta lo “spirito di altruismo e condivisione” praticato da Tan A Hak e mons. Pacificus Bos, prefetto apostolico del tempo.
Serengkah (AsiaNews) – Entusiasmo e grande partecipazione hanno caratterizzato le celebrazioni per il 100mo anniversario della comunità cattolica della diocesi di Ketapang, nella provincia di West Kalimantan. Esse hanno avuto luogo ieri nella parrocchia di San Giuseppe a Serengkah, dove un secolo fa il seme del cristianesimo ha dato il primo frutto con la conversione dei tribali Dayak.
Ancora oggi, gli spostamenti nel vasto e remoto distretto di Ketapang sono piuttosto complicati a causa delle strade dissestate: sono necessarie circa sei ore di viaggio a bordo di fuoristrada per raggiungere Serengkah da Ketapang City. Qui giunsero nel 1910 cinque commercianti cinesi, tutti fratelli, al termine di un lungo viaggio che li aveva portati a Penang (Malaysia) prima e Singapore poi.
Dopo alcuni anni, due dei fratelli fecero ritorno in Cina. Tan A Hak, Tan A Ni e Tan Kau Pue si stabilirono a Serengkah, al tempo accessibile solo grazie alla navigazione di imponenti fiumi. Tra i fratelli rimasti, solo Tan A Hak amava viaggiare e socializzare con le popolazioni locali. Mosso da un forte spirito di evangelizzazione, egli introdusse i nativi Dayak al cristianesimo. L’eco della sua opera raggiunse Pontianak, dove risiedeva il prefetto apostolico per il Kalimantan mons. Pacificus Bos.
Il vescovo visitò Ketapang nel 1911 ed incontrò Tan A Hak dopo 10 ore di navigazione. Da allora, due missionari cappuccini, gli olandesi p. Salvator e p. Marcellus, cominciarono ad effettuare regolari visite pastorali nella remota località. Nel 1918, mons. Bos venne informato che Gumalo Moerial, un capo tribù Dayak del posto, aveva chiesto di esser battezzato insieme a 68 bambini, dopo una catechesi durata 10 giorni e condotta da Tan A Hak. L’anno seguente, a Serengkah fu costruita una scuola cattolica missionaria.
Migliaia di fedeli provenienti da ogni parte della diocesi di Ketapang ieri hanno ricordatogli eventi che hanno portato alla nascita della comunità locale. Mons. Blasius Pujoraharja, vescovo emerito di Ketapang ha raggiunto la parrocchia di San Giuseppe da Yogyakarta (Central Java) per prender parte ai festeggiamenti. Ad officiare le celebrazioni vi erano il suo successore, mons. Pius Riana Prapdi, ed il capo distretto Martin Ratan. Il superiore provinciale dei padri passionisti, p. Mark Robin, era presente insieme a 22 sacerdoti locali.
Nel suo discorso alla folla che gremiva la chiesa di San Giuseppe, mons. Prapdi ha invitato ad “esercitare lo spirito di altruismo e condivisione praticato da mons. Pacificus Bos e Tan A Hak. Entrambi sono i testimoni di fede a Serengkah e nella diocesi di Ketapang”. Ricordata anche dal cimitero di famiglia costruito dietro la chiesa, l’eredità spirituale di Tan A Hak è stata raccolta da una delle sue figlie, diventata suora agostiniana. Suor Agnetha ora lavora come infermiera a Menyumbung, territorio isolato della diocesi.
(Ha collaborato p. Mardianus Indra Pr. Photo credit: p. Mardianus Indra Pr).
01/06/2021 12:32