Ketapang, concluso il 44mo incontro annuale di Signis Indonesia
All’incontro hanno preso parte oltre 35 persone, la maggior parte delle quali sacerdoti impegnati nel settore della comunicazione per le rispettive diocesi. Rinnovati i vertici per il quadriennio 2018-2022: p. Steven Lalu, della diocesi di Manado, è il nuovo presidente. Giovani e donne indonesiane spronati ad esercitare un ruolo maggiore nel campo dei media e della comunicazione.
Ketapang (AsiaNews) – Si è concluso nella diocesi di Ketapang (provincia di West Kalimantan) il 44mo incontro annuale di Signis Indonesia (24-28 febbraio - foto), capitolo locale dell’Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione. Hanno presieduto il simposio mons. Pius Riana Prapdi, vescovo della diocesi ospitante, e mons. Datus Hilarion Lega, prelato di Manokwari-Sorong (provincia di West Papua) e a capo della Commissione per la Comunicazione sociale della Conferenza episcopale indonesiana (Kwi).
All’incontro hanno preso parte oltre 35 persone, la maggior parte delle quali sacerdoti impegnati nel settore della comunicazione per le rispettive diocesi. Mons. Datus Hilarion Lega ha rinnovato il proprio sostegno a Signis Indonesia nella sua missione di elevare le capacità di ciascun professionista a servizio della Chiesa, per diffondere attraverso i media la gioia del Vangelo.
P. Frans de Sales, a capo della Comunicazione sociale della diocesi di Palembang (Sumatra meridionale) da 20 anni e presidente di Signis Indonesia per otto, ha condotto una rassegna generale su alcuni progetti ai quali hanno collaborato alcune diocesi della regione. Per il quadriennio 2018-2022, il sacerdote ha ceduto la carica di presidente a p. Steven Lalu, della diocesi di Manado (provincia di North Sulawesi).
Intervistata da AsiaNews, il Segretario generale di Signis Asia, Bernadetta Widiandajani, dichiara che Signis Indonesia è chiamata a spronare i giovani e le donne indonesiane ad esercitare un ruolo maggiore nel campo dei media e della comunicazione. “Ciò rappresenta un progresso significativo, dal momento che per anni della comunicazione sociale si sono occupati soprattutto i sacerdoti”, afferma.