Kerala, magia nera: tre persone accusate del sacrificio umano di due donne
Gli imputati hanno confessato di aver fatto a pezzi due venditrici ambulanti prima di seppellirle. Il rituale è stato compiuto per portare denaro e prosperità. Le vittime potrebbero essere state adescate con la scusa di una compenso per l'apparizione in un film pornografico. Il primo ministro dello Stato: "Solo chi è malato di mente può commettere atti simili".
Thiruvananthapuram (AsiaNews) - Due donne sulle cinquantina sono state uccise in un sacrificio umano per portare denaro e prosperità in un villaggio del distretto di Pathanamthitta, nello Stato meridionale del Kerala. Ieri la polizia ha preso in custodia tre persone sospettate di essere coinvolte nel crimine.
Il primo ministro dello Stato, Pinarayi Vijayan, ha dichiarato che “solo chi è malato di mente può commettere tali crimini” e che i “rituali di magia nera e di stregoneria possono solo essere visti come una sfida alla società civilizzata”.
Le vittime erano originarie dei villaggi di Kadavanthara e Kalady, e lavoravano come venditrici ambulanti di biglietti della lotteria. Erano stata rapite in due momenti separati a giugno e a settembre di quest’anno. I sospettati hanno confessato di averle fatte a pezzi prima di seppellirle nei pressi del villaggio di Elanthoor, a Thiruvalla.
Il commissario della polizia di Kochi, Nagaraju Chakilam, ha spiegato che gli agenti hanno scoperto il primo caso, risalente a giugno, solo mentre stavano conducendo le indagini sul secondo.
Bhagaval Singh, un massaggiatore locale, sua moglie Laila, insieme a Rasheed Muhammand Shafi avrebbero, in entrambi i casi, adescato le donne per condurle nella casa della coppia, dove si è poi compiuto il sacrificio umano.
“Abbiamo scoperto che si trattava della stessa casa. La terza persona non solo ha avuto un ruolo di agente, ma è stata determinante nel convincere la coppia a compiere il rituale”, ha aggiunto Chakilam.
Ulteriori dettagli saranno resi noti dopo l'esumazione e l'inchiesta, ha dichiarato l’ispettore generale Prakash. "A prima vista sembrerebbe un caso di omicidio a scopo di lucro attraverso la magia nera. La polizia esaminerà tutti gli aspetti e i dettagli".
Secondo alcune speculazioni, Rasheed Shafi avrebbe avvicinato le vittime con il pretesto di farle recitare in un film pornografico e con la promessa di un ingente compenso, ma la polizia sta ancora cercando conferme al riguardo.
L’unica cosa certa è che gli omicidi sono stati compiuti per superstizione: il premier Vijayan ha anche esortato i cittadini a identificare queste” pratiche malvagie” e portarle “a conoscenza dell'opinione pubblica”.
01/07/2017 09:21