Kerala, Ong cristiana dona kit di prima necessità a 1.400 famiglie alluvionate (Foto)

di Nirmala Carvalho

Il “Project Vision” dei padri clarettiani ha lanciato una raccolta di fondi per i gruppi tribali del distretto di Wayanad. In tutto lo Stato del Kerala sono morte 120 persone. Le case costruite con il fango sono distrutte. I beni distribuiti basteranno per 10 giorni.

Bangalore (AsiaNews) – Una Ong cattolica di Bangalore ha donato kit di prima necessità a 1.400 famiglie alluvionate del Kerala. L’organizzazione è “Project Vision”, iniziativa dei padri clarettiani nata per sensibilizzare la popolazione in particolare sul tema della donazione degli organi. Vista la grande emergenza nelle aree colpite dai monsoni, la Ong fondata p. George Kannanthanam ha raccolto 20 beni essenziali (come fagioli, riso, zucchero e sale) necessari a sopravvivere per 10 giorni. Ad AsiaNews p. George racconta di aver portato i kit nel distretto di Wayanad, “abitato in maggioranza da tribali. Vogliamo prenderci cura di loro. Cerchiamo ulteriore aiuto per dare riparo e ricostruire le case”.

Da settimane l’India è flagellata dalle precipitazioni monsoniche. Gli Stati più colpiti sono Gujarat, Maharashtra, Karnataka, Kerala, Tamil Nadu, Assam, Andhra Pradesh, Orissa e Bihar. I numeri della devastazione sono impressionanti: più di 400 vite spezzate, oltre 4,7 milioni di sfollati in vari campi profughi, più di 1,5 milioni di ettari di terreni sommersi dalle piogge.

In Kerala oltre 255mila persone sono sfollate in 1.341 campi d’accoglienza. Nello Stato meridionale le forti precipitazioni sono costate la vita a 120 abitanti, soprattutto a causa delle frane che hanno interessato i distretti di Malappuram e Wayanad. In quest’ultimo si è concentrata l’attenzione dei clarettiani, che hanno lanciato la raccolta “Bangalore cares for Kerala”. L’obiettivo è sostenere la popolazione tribale dell’area (8 gruppi indigeni) che vivevano in case di fango, spazzate via dall’acqua.

Gli attivisti cattolici raccontano che tanti hanno risposto all’appello, donando soldi per l’acquisto dei kit, ognuno del valore di 1.000 rupie [12 euro, ndr]. L’associazione racconta di famiglie che hanno donato un gran numero di kit, come quella del sig. Soy Joseph che ha consentito l’acquisto di 150 buste, la signora Shirley e i suoi colleghi dell’azienda Fixotech che hanno donato somme per 100 kit; c’è anche p. Jovial di Calicut che ha ricevuto l’equivalente di 100 buste dai dipendenti dell’aeroporto di Kochi e altre 150 dall’agenzia delle entrate della stessa città.

I 20 generi di prima necessità sono stati poi assemblati nel campus della chiesa di St. Sebastian a Edappetty, aperta per l’occasione da p. Thomas Therakam. I volontari della parrocchia hanno diviso tutto il materiale e lo hanno caricato sui camion. Circa un centinaio di sacchetti sono stati riservati alle persone disabili. “Sono giorni di grande soddisfazione – dice p. George – perché abbiamo potuto portare di persona i kit che consentiranno alle persone di vivere tranquille almeno per un po’ di tempo”.