Keningau, una radio cattolica per rispondere alla missione in tempo di Covid
A ottobre la diocesi ha lanciato KekitaanFM per rafforzare l’evangelizzazione in una fase di contatti limitati e chiese chiuse. Un mezzo che “permette di raggiungere” molte più persone, diventando sempre più “profeti dei tempi moderni”. Oggi il re ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale.
Kuala Lumpur (AsiaNews) - Rispondere al compito dell’evangelizzazione al tempo della pandemia di nuovo coronavirus, che limita contatti e spostamenti, è una sfida ancora più grande: i cattolici della diocesi di Keningau, in Malaysia, da tre mesi fanno affidamento alle trasmissioni di una radio fondata a ottobre, diffusa in internet e che, in poco tempo, ha raggiunto milioni di utenti anche al di fuori del territorio. Nella messa (v. foto) concelebrata nei giorni scorsi da mons. Cornelius Piong e da p. Clement Abel, direttore della Commissione per la comunicazioni sociali, il prelato ha ringraziato “lo Spirito Santo che ha ispirato l’idea di fondare KekitaanFM”.
Questa nuovo mezzo di comunicazione, ha sottolineato mons. Piong a Herald Malaysia, permette di “raggiungere persone che non possono venie in chiesa, in un momento storico in cui gli spostamenti sono limitati” per “contrastare la diffusione del Covid-19”. Al termine dell’omelia il vescovo, p. Abel e tutto lo staff della radio hanno rinnovato l’impegno a essere “fedeli al ruolo di conduttori, presentatori radio, Dj e tecnici chiamati a diventare profeti dei tempi moderni e annunciatori della Buona Novella”.
L’annuncio non solo in presenza ma usando i mezzi di comunicazione, in particolare le ultime tecnologie, si è fatto sempre più attuale in questi mesi di pandemia dove i contatti sono limitati e le chiese in molti Paesi chiuse a lungo. Dopo mesi di relativo controllo, anche in Malaysia - come in altri Paesi del Sud-est asiatico fra cui la Thailandia - il nuovo coronavirus circola in maniera diffusa tanto che il re Abdullah Sultan Ahmad Shah ha dichiarato oggi lo stato di emergenza nazionale. Il timore è che il Covid-19 possa sopraffare il sistema sanitario nazionale.
Tornando alla radio, le trasmissioni sono iniziate lo scorso 3 ottobre e hanno incontrato da subito l’interesse dei fedeli della diocesi di Keningau. Per il vescovo questi mesi di trasmissioni hanno portato cambiamenti significativi e grandi benedizioni alla diocesi di Keningau, “migliorando il modo in cui la Chiesa si rivolge alle persone in termini di pastorale”.
Nella giornata di ritiro che ha caratterizzato i tre mesi di diffusione, il 3 gennaio scorso, suor Bibianah delle Figlie di san Paolo, una delle collaboratici della radio, ha rilanciato la scelta di “essere profeta che porta il messaggio di Dio”. Oggi, avverte, è sempre più necessario usare “tutte le forme e i media a disposizione per l’evangelizzazione”. Didiroy Joneh, presidente di KekitaanFM, conclude ringraziando quanti lavorano al successo della radio e invita a “sfruttare sempre più i talenti personali” nell’ottica della missione.
04/06/2016 11:26
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