Kelantan, l’assemblea legislativa introduce la fustigazione pubblica
Il provvedimento è stato proposto dal Partito islamico pan-malaysiano (Pas), al governo nello Stato nord-orientale. Sarà responsabilità dei tribunali della Sharia decidere se la punizione debba esser condotta in prigione o in maniera pubblica. Il Pas preme per introdurre nell’ordinamento un severo codice criminale islamico. Il partito etnico cinese: “Tendenza molto pericolosa”.
Kota Baru (AsiaNews/Agenzie) – L'Assemblea legislativa del Kelantan, Stato del nord-est della Malaysia, ha approvato ieri il riesame delle sue leggi islamiche per consentire la fustigazione pubblica, suscitando nel Paese polemiche e accuse di incostituzionalità della norma. Il provvedimento è stato proposto dal Partito islamico pan-malaysiano (Pas), formazione al governo. Mumtaz Md Nawi, presidente della Commissione per le donne, la famiglia e la previdenza sociale ha sostenuto la proposta, che poi ha passato il vaglio dell'Assemblea statale senza alcuna disputa.
Il Pas preme per introdurre nell’ordinamento del Kelantan un severo codice criminale islamico, noto come hudud, che include sanzioni quali le amputazioni per furti e la lapidazione a morte per adulterio. Nel 2015, l'Assemblea aveva approvato una legge che imponena l’hudud, ma non è stata attuata in quanto vietata dalla Costituzione federale malaysiana.
Dopo il voto di ieri, il vice primo ministro Mohd Amar Nik Abdullah ha dichiarato che per ogni singolo caso, sarà responsabilità dei tribunali della Sharia decidere se la fustigazione debba esser condotta in prigione o in maniera pubblica. Datuk Mohamad Shukri Mohamad, mufti del Kelantan, ha affermato che la fustigazione non è concepita per causare lesioni fisiche, ma serve da lezione per scoraggiare gli accusati e la comunità intera a ripetere il reato.
La flagellazione pubblica nel Kelantan si applicherebbe alle questioni decise dai tribunali islamici. La Malaysia adotta un sistema giuridico a due binari e i tribunali islamici possono deliberare su questioni religiose e familiari per i musulmani come il divorzio, la custodia e l’eredità, nonché i casi di adulterio. I reati penali sono invece trattati in base alla legge federale, che consente la fustigazione condotta all’interno delle carceri.
L’Associazione malaysiana cinese, un partito etnico della coalizione al governo del Paese, afferma che la pubblica fustigazione è contro la Costituzione federale. Ti Lian Ker, presidente della Commissione per l’armonia religiosa del partito, ha dichiarato: “Ignorando la Carta come legge suprema della nazione, il Pas sta determinando una tendenza molto pericolosa”.
Oltre il 60% dei 32 milioni di abitanti della multietnica Malaysia professano un islam tollerante. Tuttavia, negli ultimi anni gruppi e movimenti estremisti , che propongono una visione assolutista della religione, hanno guadagnato terreno nella scena politica del Paese.
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