Kathmandu: otto politici maoisti arrestati per traffico di esseri umani
I parlamentari avrebbero dato alle vittime le identità dei propri assistenti per farle viaggiare in Spagna. L’indagine è partita grazie all’ambasciata spagnola a Delhi, che ha riscontrato incongruenze nei documenti. Il Nepal sempre più centro internazionale di traffico umano e di droga.
Kathmandu (AsiaNews) – Otto parlamentari nepalesi sono finiti agli arresti con l’accusa di traffico di esseri umani. I politici, tutti membri del partito maoista locale, avrebbero creato falsi documenti per otto persone, fatte passare come i propri assistenti e trasferite in modo illegale in Spagna.
Secondo il ministro degli Esteri, i parlamentari avrebbero compilato false richieste per passaporti diplomatici per i propri portaborse. L’ambasciata spagnola a Delhi (India) ha però condotto dei controlli in cui sono risultate delle irregolarità. Jagat Man Shrestha, dell’intelligence nepalese, ha affermato che “i documenti non combaciavano, e ora le indagini andranno avanti”.
Rupa Maharjan, una delle parlamentari arrestate, ha ammesso la propria colpa: “Il mio assistente è una persona diversa ma i suoi documenti sono stati registrati con una seconda identità per mandare un’altra persona in Spagna”. Altri politici hanno invece negato ogni responsabilità, dicendo di non sapere perché i nomi delle vittime del traffico fossero collegate a loro.
Una delle persone condotte in Spagna ha dichiarato che “i parlamentari comunisti ora hanno iniziato a trafficare cittadini innocenti. Questa è una notizia triste per i poveri nepalesi”. Pankaj Gurung ammette di essere stato vittima di un raggiro: “Non so come sia successo, ma io ho versato una quota per essere mandato all’estero a cercare lavoro”.
È il secondo scandalo che colpisce il Nepal in pochi giorni e ne mette in luce il business illegale della tratta di esseri umani. Il 26 giugno scorso Punya Prasad Dangal, insegnante e indovino indù 75enne, è stato fermato con l’accusa di aver raggirato un gran numero di giovani che andavano da lui per chiedere consigli sul futuro. Il santone li convinceva a partire per l’estero (soprattutto verso Giappone, Stati Uniti e Canada) intascando una parcella e inserendoli nei gruppi delle vittime del terremoto.
L’anno scorso, proprio a seguito della tragedia che ha colpito il Paese ad aprile, in Nepal sono scomparsi migliaia di bambini, che si sospetta siano caduti nelle mani dei trafficanti di esseri umani.