Karwar: vescovo e sacerdoti in Terra Santa per rinnovare l’impegno missionario
di Nirmala Carvalho
Domani inizia il pellegrinaggio di 65 preti diocesani, guidato da mons. Derek Fernandes. Vescovo di Karwar: occasione di “conversione e preghiera”. Il viaggio è curato dal prelato, che ha raccolto i fondi per coprire le spese dei partecipanti. Il rientro in India alla vigilia di Pentecoste.
New Delhi (AsiaNews) – Il pellegrinaggio in Terra Santa insieme ai sacerdoti diocesani è un momento “di penitenza e rinnovamento, di conversione e preghiera”. È quanto dice ad AsiaNews mons. Derek Fernandes, vescovo di Karwar, nello Stato indiano del Karnataka, a poche ore dalla partenza verso i luoghi in cui è nato e vissuto Gesù. “Il mio augurio – sottolinea il prelato – è che attraverso questo pellegrinaggio, noi [sacerdoti] possiamo diventare testimoni del nostro incontro con Cristo e capaci di portare avanti il nostro compito di annuncio”.
Mons. Derek Fernandes guiderà un gruppo di 65 preti che, dal 13 al 21 maggio, visiterà i luoghi in cui è nato il cristianesimo. Nel febbraio scorso il vescovo si era già recato in Terra Santa, con un primo gruppo composto da 55 sacerdoti. “In occasione dell’Anno sacerdotale indetto da papa Benedetto XVI – spiega il prelato indiano – ho pensato che sarebbe stato utile per i nostri preti compiere un pellegrinaggio in Terra Santa, insieme ai confratelli”. “Questo era il mio sogno” aggiunge mons. Fernandes, che ha curato di persona l’organizzazione e ha raccolto i fondi necessari perché tutti i religiosi potessero parteciparvi.
Il vescovo di Karwar illustra ad AsiaNews il programma del pellegrinaggio, che inizierà domani “festa di Nostra Signora di Fatima e si concluderà la vigilia della Pentecoste”. La prima tappa sarà alle rovine della sinagoga di Korazym, sul monte delle Beatitudini, dove si terrà una confessione personale. Poi lo spostamento verso la primazia di San Pietro, dove sorge la celebre roccia. “Il 14 maggio i sacerdoti celebreranno una messa nei pressi della roccia” spiega mons. Derek, che proprio in quel giorno festeggerà il compleanno. A seguire cinque giorni in Galilea, nei luoghi dell’infanzia di Gesù, per poi spostarsi a Gerusalemme “dove il 18 sera si terrà un'ora di preghiera e rinnovamento dei voti sacerdotali al Cenacolo, il luogo in cui Cristo ha istituito il sacramento dell’Eucaristia e del Sacerdozio”.
Il pellegrinaggio sarà occasione per “meditare e ripercorrere la vita di Gesù”, commenta il vescovo, mentre il rientro in India è previsto alla vigilia della Pentecoste: “questo è fonte di speranza per un nuovo inizio – conclude mons. Derek – per un rinnovamento del nostro impegno missionario”.
P. Lorens D’Silva, direttore del Centro di comunicazione diocesano, ha partecipato al pellegrinaggio del primo gruppo di sacerdoti, nel febbraio scorso, e parla di esperienza fondamentale per “rinnovare il nostro voto al sacerdozio al cospetto del vescovo, mons. Derek”. Sottolineando la concomitanza del viaggio con l’Anno Sacerdotale – che si chiuderà a giugno – egli aggiunge che “è servito per comprendere meglio le Sacre Scritture” e conclude: “non sarà più la stessa cosa, noi non saremo più gli stessi”.
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