Karnataka, il governo risarcisce le vittime cristiane degli attacchi del 2008
Mangalore (AsiaNews) - Il governo dello Stato indiano del Karnataka (sud-ovest del Paese) ha deciso di risarcire con 15mila rupie (circa 200 euro) 12 vittime che hanno subito ferite negli attacchi contro i cristiani nel 2008. Tra queste, anche alcune suore e donne, che manifestavano in modo pacifico contro la brutalità dei radicali indù. Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), esprime ad AsiaNews “profonda soddisfazione per la decisione delle autorità statali”.
Nel settembre 2008 militanti del Bajrang Dal [ala giovanile del Sangh Parivar, l’organizzazione-ombrello che raccoglie molte associazioni paramilitari indù - ndr] hanno attaccato oltre 20 chiese e luoghi di culto protestanti ed evangelici a Mangalore, Dakshina Kannada, Udupi e in altri distretti, fra cui Bangalore e Kolar. Nel 2011 il giudice BK Somasekhara ha presentato una relazione in cui escludeva ogni responsabilità di governo e polizia negli attacchi alle chiese. La versione del giudice è stata però rigettata nel 2014 da una decisione dello stesso governo del Karnataka, che ha definito il rapporto “dettato da motivazioni politiche per scagionare i radicali indù del Sangh Parivar”. La National Human Rights Commission dell’India ha riconosciuto l’uso eccessivo della forza da parte della polizia e ha stabilito un risarcimento di 15mila rupie (200 euro) per coloro che hanno subito violenza.
Il presidente del Gcic spiega: “La serie di attacchi a chiese e istituzioni cristiane dell’area costiera di Karnataka nel settembre 2008 è avvenuta poco dopo la presa di potere nello Stato da parte del Bjp [Bharatiya Janata Party, partito nazionalista indù, estensione politica del Sangh Parivar - ndr] nel maggio dello stesso anno e sulla scia dei pogrom di Kandhamal di agosto [di cui pochi giorni fa si ricordava l’anniversario - ndr]”. “Istigati da persone con interessi personali - continua - i fondamentalisti indù hanno attaccato cristiani pacifici e i loro luoghi di culto, senza aver ricevuto alcuna provocazione. Le loro azioni insensate hanno scioccato l’intera nazione, creando un senso di paura e insicurezza tra i membri della comunità cristiana nel Paese”.
14/09/2015
15/02/2024 11:53