Karnataka, il governo rigetta il (falso) rapporto sugli attacchi alle chiese del 2008
Mumbai (AsiaNews) - Un rapporto "dettato da motivazioni politiche per scagionare i radicali indù del Sangh Parivar". Con questa motivazione, ieri il governo del Karnataka ha rigettato in toto la relazione del giudice BK Somasekhar, sugli attacchi a chiese e luoghi di culto cristiani avvenuti nel 2008 in varie zone dello Stato. Per Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), la decisione presa dalle autorità "è una bella notizia, a cui speriamo si aggiungano presto giustizia e risarcimenti per le vittime di quelle persecuzioni".
Pubblicato il 28 gennaio 2011, il rapporto stabiliva che il Bajrang Dal (ala giovanile del Sangh Parivar) e il suo coordinatore, Mahendra Kumar, non avevano alcuna responsabilità negli attacchi alle chiese e ai luoghi di culto in Karnataka. Tuttavia, sin dall'inizio tale relazione ha attirato le critiche della società civile, oltre che della minoranza cristiana. In particolare, la Chiesa ha sempre sottolineato la parzialità di un documento stilato da una sola persona, che non ha tenuto conto delle prove e delle testimonianze raccolte dopo gli attacchi.
All'epoca il governo del Karnataka era guidato dal Bharatiya Janata Party (Bjp), partito nazionalista indù sostenuto dai gruppi e dalle organizzazioni radicali indù che fanno parte dell'ombrello del Sangh Parivar. Oggi è guidato dal Congress, partito laico e socialista.
"La commissione Somasekhar - afferma ad AsiaNews Sajan George - ha tradito il suo mandato. Il giudice ha presentato questo rapporto dopo aver speso 28 mesi e 30 milioni di rupie [381mila euro], tenuto 300 udienze ed esaminato 800 prove. Una grande frode si è consumata in modo sistematico sulle spalle di cristiani innocenti".
Nel 2008 militanti del Sangh Parivar hanno attaccato oltre 20 chiese e luoghi di culto a Mangalore, Dakshina Kannada, Udupi e in altri distretti, fra cui Bangalore e Kolar.
22/02/2020 09:00
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