31/01/2012, 00.00
INDIA
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Karnataka, folla di estremisti indù assalta un istituto cattolico dei gesuiti. Picchiati studenti e insegnanti

di Nirmala Carvalho
L’attacco contro il St. Joseph Collegge di Anegal (40 km a sud di Bangalore) è avvenuto lo scorso 27 gennaio. Motivo dell’assalto, la mancata esposizione della bandiera indiana durante le celebrazioni per la festa nazionale. Gli estremisti hanno attaccato il campus universitario davanti agli occhi della polizia, che ha arrestato senza motivo il rettore dell’istituto p. Melvin Medonca. L’Università è famosa nella zona per l’impegno nell’educazione di Dalit e tribali.
Bangalore (AsiaNews) – Non si fermano le violenze contro i cristiani del Karanataka. Nei giorni scorsi una folla di estremisti indù dei movimenti radicali ha assaltato il St Joseph’s Pu College di Anegal, (40 km a sud di Bnagalore). I radicali hanno picchiato gli studenti e chiesto l’arresto del direttore della scuola per non aver issato la bandiera nazionale durante la festa delle repubblica indiana celebrata lo scorso 26 gennaio. Gli assalitori indù appartengono ai movimenti Vishwa Hindu Parishad, Bajrang Dal, Rashtra Sakthi Sese e Karnataka Raskshana Vedike. Fra essi anche alcuni membri del consiglio comunale di Anekal.

Durante l’attacco. p. Melvin Mendonca, direttore dell’istituto, e p. Anil D’Mello superiore locale dei gesuiti, hanno tentato di placare la folla, che ha fatto irruzione nella scuola interrompendo le lezioni. La polizia era presente, ma non ha fatto nulla per fermare gli aggressori. Gli studenti della scuola hanno fatto scudo per difendere il loro direttore, ma sono stati picchiati dagli estremisti davanti agli agenti di sicurezza. Per evitare incidenti, il sacerdote si è consegnato agli agenti. Su pressione dei radicali indù la polizia ha fatto percorrere al sacerdote il tragitto a piedi fra insulti, slogan anticristiani e spintoni anziché in auto. Senza alcun motivo, gli agenti hanno trattenuto in centrale p. Melvin, rilasciandolo alle 21,00 dopo nove di interrogatario. Al direttore della scuola non è astato permesso di rilasciare alcuna dichiarazione sull’aggressione subita.

Intervistato da AsiaNews, p. Melvin respinge le accuse e spiega che la bandiera era stata esposta nel campus di Jnana Jyoti, sede principale dell’istituto. “Noi rispettiamo e abbiamo riguardo per i sentimenti nazionali – afferma – e non vogliamo in nessun modo impedire le celebrazioni nella nostra scuola. La bandiera è stata issata nella nuova sede dell’università, che verrà inaugurata il prossimo anno accademico”.

L'Istituto universitario St Joseph di Anegal esiste da oltre 40 anni e dal 2010 ha iniziato ad accogliere studenti degli strati più poveri della società. A tutt’oggi, nell’istituto studiano 378 studenti, fra questi vi sono 220 sono Dalit e circa 60 tribali.

P. Melvin sottolinea che “gli indù hanno assaltato l’università non per la mancata esposizione della bandiera, ma per impedire l’educazione di dalit e fuori casta. “Nell’ultimo anno – continua - i membri del Vishwa Hindu Parishad hanno fatto irruzione nel campus otto volte e hanno chiesto la chiusura dell’istituto durante le agitazioni organizzate dal leader indù Hanna Hazare. Tuttavia noi abbiamo resistito alle pressioni”.

In questi anni nella municipalità di Anegal sono stati registrati diversi attacchi contro i cristiani. Nel 2010 un sacerdote gesuita è stato accoltellato mentre tornava da un villaggio a pochi chilometri dalla città. Nello stesso anno un gruppo di studenti del St. Joseph college è stato aggredito dagli estremisti. Nel 2011 la chiesa cattolica di Anegal è stata danneggiata con sassate e scritte offensive contro i cristiani.
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