Karnataka, estremisti indù contro le Bibbie distribuite ai detenuti
Esposto alle autorità contro l'iniziativa di un'associazione evangelica attiva per la promozione della dignità dei prigionieri. L'accusa: "Gesto compiuto con l'intenzione di compiere conversioni, non siano più autorizzati a entrare in carcere".
Bangalore (AsiaNews) - Gli attivisti del Vishwa Hindu Parishad (Vhp) e del Bajrang Dal - due movimenti nazionalisti indù – hanno presentato un esposto al sovrintendente di polizia del distretto di Gadag, nello Stato indiano del Karnataka puntando il dito contro la distribuzione di copie della Bibbia ai prigionieri del carcere. I fondamentalisti hanno chiesto azioni immediate contro i missionari cristiani. L'episodio è venuto alla luce quando uno degli attivisti si è recato a incontrare un prigioniero: ha raccolto foto e copie della Bibbia distribuita, distruggendole.
Secondo la denuncia, un gruppo di sette cristiani evangelici avrebbe visitato la prigione del distretto di Gadag il 12 marzo, conducendo preghiere e distribuendo copie del Nuovo Testamento. I nazionalisti indù sostengono che il gesto sia stato compiuto con l'intenzione di compiere conversioni religiose e criticato le autorità per averlo permesso.
Prison Ministry India è un'organizzazione nazionale di volontariato di matrice evangelica che cerca di testimoniare la verità e il valore di ogni persona umana anche in contesto difficile come quello delle carceri, in un Paese dove i prigionieri vivono spesso in condizioni spaventose a causa del sovraffollamento. Anche molte organizzazioni non governative indù visitano le prigioni, ma i gruppi della destra prendono di mira con intimidazioni solo le attività cristiane.