Karnataka, conversioni forzate: aperta un'indagine sui missionari cristiani
Nelle prossime settimane potrebbe entrare in vigore anche una legge anti-conversione. Arcivescovo di Bangalore: "Azioni che fomentano i sentimenti anti-religiosi. Perché il governo non realizza un'indagine sulle scuole e sugli ospedali gestiti dai missionari?".
Bangalore (AsiaNews) - Il Dipartimento per il benessere delle caste svantaggiate e delle minoranze del Karnataka ha ordinato agli ufficiali di condurre un'indagine sui missionari cristiani (ufficiali e non ufficiali) che operano nello Stato. L'ordine, emesso il 13 ottobre, arriva mentre il governo locale contempla l'introduzione di una legge anti-conversione in risposta alle numerose denunce di proselitismo forzato registrate negli ultimi mesi. La decisione è stata presa dal Comitato statale per il benessere delle caste svantaggiate e delle minoranze.
I membri dell'organismo hanno suggerito di ritirare le agevolazioni governative a coloro che si convertono al cristianesimo. Goolihatti Shekar, membro del Bjp, partito nazionalista indù al potere, ha dichiarato che secondo le informazioni preliminari già disponibili il 40% delle chiese nello Stato non ha carattere ufficiale. Shekar ha raccontato anche l'aneddoto di come la madre sia stata convertita a sua insaputa al cristianesimo per mezzo di un vero e proprio "lavaggio del cervello".
Immediata è arrivata la risposta di mons. Peter Machado, arcivescovo di Bangalore: “Sono stato informato del report che il Dipartimento intende realizzare sui missionari cristiani. Lo considero un esercizio futile che non porterà a nulla di buono se non a fomentare i già esistenti sentimenti anti-religiosi. Che il governo realizzi, piuttosto, un’indagine sulle istituzioni educative e sui centri sanitari gestiti dai missionari cristiani. Questo darà una giusta idea del servizio reso dalla comunità cristiana alla costruzione della nazione”. L’arcivescovo prosegue domandandosi: “Come mai il governo vuole realizzare questo report solo sulla comunità cristiana? Se, come sostenuto da alcuni, i cristiani si convertono a una tale velocità e a ogni latitudine dell’India, perché la percentuale della popolazione cristiana si sta riducendo rispetto alle altre fedi?”. L’invito di mons. Machado rivolto al primo ministro del Karnataka, Basavaraj Bommai, è quello di non cedere alle pressioni dei gruppi fondamentalisti.
Sajan K. George, presidente del Global Council of Indian Christians, a dichiarato ad AsiaNews che "queste decisioni si vanno a sommare alla situazione già difficile che vivono i cristiani in tutto il Karnataka, governato dal Bjp. Negli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di detenzione, molestie, arresto di pastori pentecostali. Molti servizi di culto sono stati interrotti e la polizia ha fermato alcuni pastori con accuse inventate di attività di conversione”. Il caso più recente è quello del 10 ottobre, quando quattro cristiani pentecostali sono stati arrestati con accuse infondate di conversione forzata.
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