Karachi: agguato estremista, ucciso un pastore protestante
di Jibran Khan
Jameel Sawan era originario di Quetta e collaborava con Saleem Khurshid Khokhar, membro del parlamento del Sindh e presidente locale di Apma. I due erano da tempo oggetto di minacce dei fondamentalisti islamici. Politico cristiano chiede “giustizia” per la sua morte e “sicurezza” per chi lotta per le minoranze.
Karachi (AsiaNews) – Il pastore protestante Jameel Sawan, originario di Quetta, è stato ucciso ieri a colpi di pistola a Karachi, in quello che appare un vero e proprio agguato. Egli era uno stretto collaboratore di Saleem Khurshid Khokhar, presidente della sezione del Sindh di All Pakistan Minorities Alliance (Apma) e membro del parlamento provinciale del Sindh e del Comitato permanente per le minoranze.
Entrambi erano oggetto di minacce di morte per la loro battaglia a favore delle minoranze e il sostegno convinto alle politiche di Shahbaz Bhatti, ministro per le Minoranze assassinato dai fondamentalisti il 2 marzo scorso. Tuttavia, autorità e forze dell’ordine non hanno mai voluto fornire loro scorta e protezione nonostante le ripetute denunce. Al momento si cerca di capire se l’omicidio sia riconducibile a motivazioni di carattere confessionale, oppure se si tratti di dispute o vendette personali.
Ieri il pastore Sawan stava rientrando a casa dopo un servizio di preghiera; egli è stato bloccato da tre uomini armati presso la cittadina di Aziz. Il gruppo ha cominciato una discussione, quindi i tre musulmani hanno aperto il fuoco contro di lui, uccidendolo sul colpo. L’assassinio del pastore cristiano segue di pochi giorni il brutale omicidio di tre medici appartenenti alla comunità indù a Shikarpur e il sequestro di una ragazza indù a Quetta, nel Baluchistan. La polizia di Karachi ha aperto un’inchiesta, ma non vi sono molte speranze che esecutori ed eventuali mandanti siano consegnati alla giustizia.
Interpellato da AsiaNews Khalid Gill, membro di primo piano di Apma, ha condannato l’omicidio e chiede “giustizia per il pastore Sawan”. Egli auspica “sicurezza per gli attivisti” che combattono “per i diritti delle minoranze in Pakistan”. Da ultimo lancia un appello al Ministro capo del Sindh, perché conceda una scorta a protezione di Saleem Khurshid Khokhar. “La questione – conclude – sarà sollevata oggi, nel corso dell’assemblea provinciale”.
Entrambi erano oggetto di minacce di morte per la loro battaglia a favore delle minoranze e il sostegno convinto alle politiche di Shahbaz Bhatti, ministro per le Minoranze assassinato dai fondamentalisti il 2 marzo scorso. Tuttavia, autorità e forze dell’ordine non hanno mai voluto fornire loro scorta e protezione nonostante le ripetute denunce. Al momento si cerca di capire se l’omicidio sia riconducibile a motivazioni di carattere confessionale, oppure se si tratti di dispute o vendette personali.
Ieri il pastore Sawan stava rientrando a casa dopo un servizio di preghiera; egli è stato bloccato da tre uomini armati presso la cittadina di Aziz. Il gruppo ha cominciato una discussione, quindi i tre musulmani hanno aperto il fuoco contro di lui, uccidendolo sul colpo. L’assassinio del pastore cristiano segue di pochi giorni il brutale omicidio di tre medici appartenenti alla comunità indù a Shikarpur e il sequestro di una ragazza indù a Quetta, nel Baluchistan. La polizia di Karachi ha aperto un’inchiesta, ma non vi sono molte speranze che esecutori ed eventuali mandanti siano consegnati alla giustizia.
Interpellato da AsiaNews Khalid Gill, membro di primo piano di Apma, ha condannato l’omicidio e chiede “giustizia per il pastore Sawan”. Egli auspica “sicurezza per gli attivisti” che combattono “per i diritti delle minoranze in Pakistan”. Da ultimo lancia un appello al Ministro capo del Sindh, perché conceda una scorta a protezione di Saleem Khurshid Khokhar. “La questione – conclude – sarà sollevata oggi, nel corso dell’assemblea provinciale”.
Vedi anche