Kaohsiung: cacciato sindaco, alleato si suicida
Hsu Kun-yuan si è gettato dal 17° piano del palazzo dove viveva due ore dopo che Han Kuo-yu è stato rimosso con un voto popolare. Dubbi sul legame tra i due eventi. Han è il primo sindaco taiwanese a perdere il posto prima della scadenza. Esperti: colpa della sua politica filo-Pechino.
Kaohsiung (AsiaNews) – Due ore dopo che gli abitanti di Kaohsiung hanno cacciato a stragrande maggioranza il sindaco Han Kuo-yu, un suo stretto alleato, il presidente del Consiglio municipale Hsu Kun-yuan, è morto lanciandosi dal suo appartamento al 17° piano di un palazzo della città. Han e Hsu sono espressione del Kuomintang, partito nazionalista e filo-Pechino, ora all’opposizione a livello nazionale.
Non è ancora chiaro se la tragedia sia legata alla cacciata di Han; la polizia sta indagando sull’accaduto. Il 6 giugno, subito dopo la conferma della rimozione, Hsu aveva affermato di rispettare la decisione della cittadinanza, aggiungendo però che era deplorevole perdere un sindaco che si era dedicato al miglioramento della città.
In seguito alla morte di Hsu, la presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha chiesto a tutte le parti politiche di esercitare moderazione, e di lavorare a una riconciliazione nazionale. In precedenza, Han aveva accusato Tsai di aver orchestrato una campagna diffamatoria per rimuoverlo dall’incarico.
Han è il primo sindaco nella storia dell’isola a perdere il posto prima della fine del suo mandato. Oltre 939mila elettori (il 97,4%) hanno votato a favore del suo allontanamento. Egli era alla guida di Kaohsiung da fine 2018. Fino a quel momento, la città era stata un feudo del Partito democratico progressista di Tsai.
La procedura di revoca è stata avviata su iniziativa di WeCare, un gruppo indipendentista. Han è accusato di non aver mantenuto la sua promessa di sviluppare e rendere prospera la sua città. Gli abitanti locali non gli hanno perdonato neanche la decisione di sospendere la sua attività di sindaco per sfidare Tsai alle elezioni presidenziali – poi perse – in gennaio.
Secondo diversi osservatori, la caduta di Han è dovuta in realtà alla crescente contrarietà della popolazione alla riunificazione di Taiwan con la Cina, di cui l’ex sindaco di Kaohsiung è un attivo promotore. Pechino considera l’isola una provincia ribelle, e ha minacciato più volte di riconquistarla con la forza.
16/01/2016 12:49