21/03/2025, 12.41
HONG KONG
Invia ad un amico

John Lee fissa al 7 dicembre le nuove elezioni (per soli patrioti)

Il governo di Hong Kong ha annunciato la data del voto per il rinnovo del Conglio legislativo, il "parlamento" locale ormai inaccessibile agli esponenti pro-democrazia in gran parte tuttora in carcere. Quattro anni fa votò appena il 30% degli elettori. E in un sondaggio condotto nelle scorse settimane è emerso tutto il malcontesnto verso un'istituzione "dove si fanno solo discorsi per adulare Pechino". 

Hong Kong (AsiaNews) -  Il governo di Hong Kong ha fissato per il 7 dicembre le elezioni per il rinnovo del Consiglio Legislativo (LegCo), il “parlamento” locale oggi composto da “soli patrioti”, il cui mandato scade alla fine di quest’anno. È stato il capo dell’esecutivo John Lee ad annunciare la data della consultazione, aggiungendo che a settembre si terrà una votazione separata per il potentissimo Comitato elettorale, l’organismo eletto da poche migliaia di fedelissimi di Pechino che di fatto sceglie chi è ammesso a candidarsi a LegCo.

Hong Kong continua dunque a confermare il “rito” delle elezioni, anche se la reale rappresentatività dell’Assemblea legislativa è stata del tutto svuotata con gli arresti nella repressione del 2019 di tutte le voci dell’opposizione e l’introduzione nel 2021 di un nuovo sistema elettorale che - oltre a mettere il veto su candidature sgradite – assegna al suffragio popolare diretto appena 20 seggi sui 90 complessivi del Consiglio legislativo. Il risultato è che solo il 30,2% degli elettori votò nella consultazione del dicembre 2021, contro il 71% che appena due anni prima si era recato alle urne per le elezioni distrettuali, vinte a valanga dai candidati pro-democrazia poi finiti vittima della repressione di Pechino.

45 esponenti dell'opposizione - tra cui 10 ex-legislatori - sono stati condannati qualche mese fa per associazione a delinquere finalizzata alla sovversione, proprio per aver organizzato elezioni primarie non ufficiali tenutesi nel luglio 2020, con l’obiettivo di conquistare la maggioranza nel LegCo per il campo pro-democrazia.
Nonostante tutto questo John Lee afferma che le autorità garantiranno il regolare svolgimento delle elezioni alla scadenza prevista per eleggere una nuova coorte di legislatori “patriottici, capaci e responsabili”.

Quanto poco gli abitanti di Hong Kong credano in queste promesse lo dimostra un sondaggio pubblicato qualche giorno fa da think thank locale Path of Democracy in cui la metà degli intervistati ha espresso insoddisfazione per l'operato dell'organo legislativo della città, privo di opposizione. Circa il 48% degli intervistati si è detto insoddisfatto del Consiglio legislativo, mentre quasi il 41% si è detto insoddisfatto del governo. “Questa insoddisfazione può essere legata agli alti costi associati al LegCo sin dalla sua istituzione e al controllo pubblico sulla qualità delle sue deliberazioni, che sono state inficiate da numerose controversie”, ha commentato Path of Democracy, un organismo fondato da Ronny Tong, membro del Consiglio esecutivo, il massimo organo consultivo di Hong Kong che conduce due volte l'anno sondaggi su una serie di questioni relative allo sviluppo politico ed economico della città.

“La gente pensa che molti legislatori facciano discorsi solo per adulare [Pechino] e che raramente esprimano le proprie idee”, ha detto Tong ai giornalisti in cantonese. “Inoltre, si ritiene che non abbiano familiarità con le proposte di legge o che siano passivi nel vagliarle”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Hong Kong, i candidati al parlamento “devono giurare fedeltà alla Cina”
15/07/2016 10:34
Hong Kong, Pechino offre un tè e un ramoscello d’ulivo ai deputati del Legco
26/06/2015
Elezioni del “parlamento”: grande risultato dei democratici
05/09/2016 08:49
Miliardari e banchieri per decidere i parlamentari di Hong Kong
24/07/2021 12:53
Hong Kong, manifestare per il Primo Maggio, sfuggendo alle ordinanze anti-virus
01/05/2020 13:58


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”