Jemaah Islamiyah: sconti di pena per chi collabora allo scioglimento
La proposta avanzata dall'agenzia antiterrorismo indonesiana nel processo di deradicalizzazione della formazione islamista del Sud-est asiatico. Due figure di spicco dal carcere stanno contribuendo al processo dalle loro celle, mentre in una cerimonia alcune migliaia di ex miliziani hanno giurato fedeltà allo Stato. Anche i collegi islamici affiliati al gruppo hanno promesso di rimuovere i contenuti estremisti dai loro curriculum di studi.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie)– L’Agenzia nazionale antiterrorismo dell’Indonesia (BNPT) ha proposto di ridurre le pene detentive per gli ex membri della Jemaah Islamiyah (JI) che sostengono lo scioglimento del gruppo. L’obiettivo è incoraggiare ulteriori adesioni al processo di reintegrazione nella società.
Il capo della BNPT, il commissario generale Eddy Hartono, ha dichiarato che l’agenzia raccomanderà al ministero dell’Immigrazione e della Correzione di diminuire le pene per oltre 180 detenuti, anche se non è stata fornita una tempistica precisa. Tra questi, spiccano i nomi di Abu Rusdan e Para Wijayanto, ex leader della JI, che stanno attivamente collaborando con le autorità attraverso videoconferenze dalle loro celle, grazie al supporto del Distaccamento 88 (Densus 88), la squadra antiterrorismo della polizia indonesiana. Eddy Hartono ha aggiunto che Abu Rusdan e Para Wijayanto riceveranno attenzione particolare per l'accesso alla libertà condizionata, prevista dalla legge indonesiana per i detenuti che abbiano scontato almeno due terzi della pena.
Le dichiarazioni sono state fatte il 21 dicembre durante un evento a Surakarta dove più di 1.200 ex membri della JI hanno partecipato in presenza e altri 6.800 online. Durante l'incontro, hanno giurato fedeltà allo Stato della Repubblica di Indonesia, impegnandosi ad abbandonare le ideologie estremiste e a rispettare le leggi nazionali. “Noi, ex membri della Jemaah Islamiyah e jihadisti in Afghanistan e nelle Filippine da Grande Surakarta, Kedu e Semarang, dichiariamo il nostro sostegno allo scioglimento della JI”, ha affermato un portavoce a nome del gruppo.
L'evento è stato organizzato dal Densus 88, che nello stesso giorno ha annunciato la consegna di armi ed esplosivi da parte di altri ex membri: sei armi da fuoco, 40 kg di esplosivi e 12 detonatori di bombe. Il commissario generale Eddy Hartono ha lodato il gesto come un “segno concreto di impegno” e ha esortato gli ex militanti a diventare cittadini modello, promuovendo la tolleranza religiosa.
La Jemaah Islamiyah, affiliata ad Al-Qaeda, è nota per essere responsabile di una serie di attentati terroristici in Indonesia, tra cui le stragi di Bali del 2002. Fondata nel 1993, mirava a stabilire uno Stato islamico nel sud-est asiatico.
Il processo di scioglimento della JI ha coinvolto anche cambiamenti strutturali nei pesantren (collegi islamici) affiliati al gruppo, che hanno aperto le loro porte al controllo del ministero degli Affari Religiosi. Gli alti dirigenti della JI hanno promesso di rimuovere contenuti estremisti dai curriculum scolastici, garantendo che l’educazione sia in linea con i valori islamici tradizionali.
Secondo Imtihan Syafi'i, ex membro della JI e preside di un pesantren, il cambiamento è un processo graduale: “Non promuoveremo più l'estremismo. Ridurremo tutto questo a zero, ma richiede tempo”, ha detto a Straits Times, sottolineando che i pesantren non utilizzeranno più materiali didattici che possano indurre ideologie radicali.
Anche il capo di Densus 88, Sentot Prasetyo, ha evidenziato l'importanza di trasformare gli ex membri del gruppo terroristico in promotori di pace e tolleranza.
20/01/2022 10:13