Java Centrale, il Solo Imlek Festival del capodanno cinese per promuovere “unione nella diversità”
A differenza della città di Semarang, il Solo Imlek Festival di Surakarta non ha suscitato critiche da parte dei gruppi radicali musulmani. Sono previsti spettacoli di danza, stand culinari, sfilate di moda ed esposizioni.
Jakarta (AsiaNews) – Da tre anni, la città di Surakarta è il luogo di celebrazione del Solo Imlek Festival, che si tiene sempre qualche giorno prima dell’Imlek, nomignolo con il quale gli indonesiani indicano l’inizio del nuovo anno lunare cinese. Il festival promuove ogni anno lo spirito di “Bhinneka Tungga Ika” cioè “l’unione nella diversità” per rafforzare l’unità della repubblica d’Indonesia. Il forte messaggio della festività incoraggia l’intera società indonesiana a mettere da parte il radicalismo e sostenere l’integrazione.
Dal 17 gennaio all’11 febbraio, il Solo Imlek Festival offre a cittadini e stranieri una grande varietà di attrattive come spettacoli di danza, programmi di donazione del sangue, stand culinari, sfilate di moda, esposizioni di calligrafia cinese e molto altro ancora. In confronto all’Imlek Festival della città di Semarang, conosciuto anche come il “festival del maiale”, il clima festoso di Surakarta non viene minacciato da nessun gruppo radicale.
L’evento non è considerato solo una celebrazione del nuovo anno lunare, bensì rappresenta per la comunità indonesiana cinese un forte messaggio d’amore per il Paese insieme alla condivisione dei valori di unità nella diversità promossi dall’evento.
Il rapporto fra la maggioranza indonesiana e le comunità di etnia cinese non è stato sempre tranquillo. Dewi Susilo Budiharjo – ex modella divenuta attivista interreligiosa – ha raccontato ad AsiaNews che il Solo Imlek non sarebbe mai stato possibile senza i radicali cambiamenti alla politica indonesiana apportati dal presidente Abdurrahman “Gus Dur” Wahid. Questi cambiamenti sono iniziati il 16 settembre 1998, quando il presidente BJ Habibie – in carica prima di Aburrahman Wahid – ha emesso un decreto presidenziale che esigeva dagli organi del governo trattamenti e servizi uguali per tutti gli indonesiani. Il decreto inoltre aboliva e sanzionava qualunque forma di discriminazione razziale, inclusa la parola “pribumi”, che significa “indigeno nativo”. Le decisioni di Habibie sono state il primo passo per un cambiamento dell’atmosfera politica in Indonesia. Il presidente Aburrahman Wahid, durante il suo mandato ha abolito le basi giuridiche della discriminazione razziale contro gli indonesiani con discendenze cinesi, revocando leggi che proibivano ai cinesi di mantenere i propri usi e costumi, come danze, lingue e tradizioni.
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