Java, le autorità difendono la libertà religiosa dei non musulmani
La disposizione di alcuni capi villaggio islamici vietava ai fedeli delle minoranze religiose di radunarsi ed usare amplificatori nelle funzioni. Il provvedimento emesso giorni dopo una cerimonia, tenuta dei membri della Indonesia Bethel Church (Gbi). Il capo della polizia: “I valori nazionali del pluralismo non sono negoziabili”
Tangerang (AsiaNews) – Le autorità del distretto di Tangerang, nella provincia di Banten, hanno revocato l'esortazione pubblica rilasciata da alcuni capi villaggio della circoscrizione di Rajeg che limitava fortemente le attività religiose dei residenti non musulmani. La decisione è stata presa lo scorso 8 dicembre dopo giorni di critiche al divieto, giudicato un’azione discriminatoria della maggioranza islamica nei confronti dei concittadini appartenenti a diverse confessioni.
La disposizione stabiliva che i fedeli delle minoranze religiose residenti nel complesso residenziale di Bumi Anugerah Sejahtera avrebbero potuto utilizzare le proprie abitazioni come luoghi di culto, senza però invitare persone o religiosi da fuori la comunità. Sarebbe stato inoltre proibito l’utilizzo di amplificatori sonori durante le funzioni religiose, per le quali essi avrebbero dovuto chiedere il permesso con tre giorni d’anticipo.
Su istruzioni del reggente di Tenarang, Ahmed Zaki Iskandar, il capo della polizia locale Sabilul Alif ha convocato il 7 dicembre un incontro (foto) tra le autorità locali e gli autori del provvedimento, in origine redatto “nell’interesse della maggioranza dei residenti”. Il complesso ospita circa 350 famiglie, 20 delle quali si ritiene non essere musulmane. La riunione è terminata con la cancellazione della delibera, che imponeva persino la sepoltura dei morti entro le 24 ore dal decesso, secondo usanza islamica.
Le autorità non hanno rilasciato commenti sulle ragioni dietro il controverso provvedimento, emesso giorni dopo che una cerimonia, tenuta dei membri della Indonesia Bethel Church (Gbi) nella casa di una fedele, aveva causato le proteste dei vicini. “Il regolamento esisteva ma non era ancora entrato in vigore. Provvederemo alla sicurezza delle attività, religiose o comunitarie, di ogni residente – ha dichiarato il capo della polizia di Tangerang – Le cerimonie delle comunità non musulmane sono legali purché conformi alle normative. L'applicazione della legge e la sicurezza dei valori nazionalisti approvati dalla Pancasila [dottrina politica pluralista, ndr] e dalla Costituzione del 1945 non sono negoziabili”.
12/02/2018 10:37