Jakarta: terza condanna per gli attentati al Marriot e al Ritz Carlton del luglio 2009
Amir Abdillah, 34 anni, ha trasportato materiali esplosivi, partecipato alla pianificazione degli attacchi e ricoperto il ruolo di autista per Noordin Moh Top, ex ricercato numero uno. Egli dovrà scontare otto anni di carcere, ma respinge le accuse: “pensavo fossero ingredienti per una torta”.
Jakarta (AsiaNews) – Amir Abdillah, 34enne indonesiano, è stato condannato a otto anni di carcere per “complicità” negli attentati agli hotel JW Marriot e Ritz-Carlton a Jakarta del luglio 2009, in cui sono morte 11 persone. Egli è inoltre accusato di aver partecipato a un tentato omicidio contro il presidente Susilo Bambang Yudhoyono. In base alla legge anti-terrorismo, Abdillah è colpevole di aver occultato informazioni e aver dato ospitalità ai terroristi.
Il pubblico ministero afferma che l’uomo è implicato nel gruppo fondamentalista islamico Jemaah Islamiyah (JI), ritenuto responsabile di una serie di attacchi nel Paese. Abdillah è il terzo militante condannato per aver partecipato agli attentati. In particolare, egli avrebbe ricoperto il ruolo di autista di Noordin Mohammad Top, ex ricercato numero uno in Indonesia, morto in un raid della polizia nel settembre scorso.
Secondo l’accusa, Abdillah ha contribuito alla pianificazione degli attacchi e ha trasportato l’esplosivo utilizzato nel fallito attentato contro il presidente Yudhoyono. Tuttavia, l’uomo si difende sottolineando che dovrebbe rispondere della sola accusa di aver “nascosto informazioni”.
“Ho fatto solo quello che mi hanno detto” ha spiegato ai cronisti all’esterno del tribunale, sottolineando che “mi hanno chiesto di trasportare ingredienti per una torta. Non sapevo fossero materiali esplosivi”. E aggiunge: “Mi hanno chiesto di fare da autista a un leader religioso – conclude – ma non avevo idea che si trattasse di Noordin Moh Top”.
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