Jakarta: presentati i primi candidati per le elezioni presidenziali del 2024
Si tratta del governatore della capitale, Anies Basweden, e di quello di Giava centrale, Ganjar Pranowo. Se il primo è inviso anche dagli stessi membri di partito, il secondo ha ottenuto sempre più popolarità grazie ai social e alle sue attività anticorruzione.
Jakarta (AsiaNews) - Dopo la scelta del Partito nazionaldemocratico (Nasdem) di candidare il governatore della capitale, Anies Baswedan, alle elezioni presidenziali del 2024, il Partito solidale (Psi) - formazione popolare soprattutto tra i giovani indonesiani - ha risposto con la candidatura di quello di Giava centrale, Ganjar Pranowo.
È così iniziata la corsa alla presidenza in Indonesia, ma la scelta di Anies già appare molto impopolare, sia tra la popolazione che tra gli esponenti del suo partito: decine di membri del Nasdem in diverse regioni hanno dato le dimissioni in segno di opposizione. Il presidente Joko Widodo non ha voluto rilasciare commenti sulla candidatura di Anies, che in un primo momento era stato scelto per ricoprire l’incarico di ministro dell’Istruzione ed è poi stato sostituito durante un rimpasto di governo. A giugno è stato accusato di corruzione per l’organizzazione di un evento di Formula E. La Commissione indonesiana anti-corruzione sta ancora indagando sul caso.
Molti nel Paese temono il ritorno di narrazioni discriminatorie e settarie, grazie alle quali nel 2017 il rappresentate del Nasdem aveva sconfitto Basuki Tjahaja Purnama - conosciuto nel Paese come Ahok - alle elezioni per il governatorato di Jakarta. Anies viene considerato un politico “dalle parole vuote”, per cui agli slogan propagandistici non corrispondono reali azioni. Ahok invece è un cristiano di origine cinese che aveva perso il favore degli integralisti musulmani indonesiani dopo dei commenti giudicati impropri sul Corano. Anies ha più volte fatto dichiarazioni controverse (tra cui che le piogge devono tornare alla Terra, come vuole il Signore, e non essere defluite in mare) e attuato politiche contrarie a quanto promesso in campagna elettorale, tra cui la demolizione delle baraccopoli intorno a Jakarta.
Di tutt’altra pasta viene considerato Ganjar, che raccoglie un consenso più trasversale nella società. Cresciuto tra le file del Partito democratico indonesiano di lotta democratica (Pdip), è diventato popolare grazie all’abile produzione di contenuti mediatici sui social media.
Da governatore Ganjar ha varato una riforma dei prestiti finanziari a un tasso del 2% (il più basso in Indonesia quando è stata attuata la politica), senza garanzie e senza spese amministrative. Ora il modello - che ha persino ricevuto gli elogi del presidente Joko Widodo - è stato replicato anche dalle altre province indonesiane. Nel 2015, la Commissione per la lotta alla corruzione ha assegnato all’amministrazione di Giava centrale un premio per le segnalazioni di corruzione, un riconoscimento ottenuto grazie alla dedizione di Ganjar nel contrastare la donazione di mance ai funzionari locali.
22/02/2021 11:50