Jakarta: gli ulema dichiarano haram le criptovalute
Per i religiosi indonesiani sono da proibire. Potranno essere utilizzate se rispettano alcuni termini e condizioni della legge islamica. Il Forum Ijtima Ulama ieri ha chiarito i contenuti della fatwa.
Jakarta (AsiaNews) - Il Consiglio nazionale degli ulema dell’Indonesia (Mui, Majlis Ulama Indonesia) ha deciso che le criptovalute sono da considerarsi "haram" (proibite). L'opinione giuridico-religiosa che rende illegali le criptovalute nel Paese è stata pronunciata ieri. Il Forum Ijtima Ulama, che esprime il consenso dei religiosi musulmani, ha chiarito poi i suoi contenuti. L’autorità degli ulema è seguita dalla maggior parte dei musulmani indonesiani, così come dal governo e dalle autorità finanziarie.
Nel consegnare la fatwa, il capo dei decreti religiosi del Mui, Asroun Niam Sholeh, ha sostenuto che le criptovalute vanno contro la legge n. 7 del 2019 e il regolamento della Banca centrale n. 17 del 2015. “Le criptovalute sono haram secondo la shari’a”, perché si fondano su tre concetti base che danneggiano il prossimo: gharar (che è incerto durante l’affare), dharar (che ha influenza negativa sugli altri), gimar (che si approfitta della perdita altrui). Gli ulema sostengono che la criptovaluta, essendo fisicamente intangibile, e non potendo essere consegnata agli acquirenti, può avere un valore concreto difficile da conoscere per la gente.
Sholeh ha aggiunto però che se la criptovaluta, come merce o bene finanziario, riesce a rispettare alcuni termini e condizioni in accordo con la legge islamica, essa può essere utilizzata per gli scambi.
25/11/2021 12:25
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