09/01/2008, 00.00
INDONESIA - MYANMAR - UE
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Jakarta critica il Myanmar e prova a guadagnarsi il consenso dell’Ue

In quello che appare un netto cambiamento nella linea verso la crisi birmana, il ministro degli Esteri indonesiano attacca i generali ed il fallimentare processo di democratizzazione. Poi promette di ottenere la cancellazione del bando sui voli indonesiani in Unione europea. La quale ha bisogno di nuovi alleati nella regione per premere con efficacia sui generali di Naypydaw.
Jakarta (AsiaNews) – L’Indonesia fa inversione di marcia sulla questione “Myanmar” e dalla posizione di “non interferenza” tenuta finora si sposta su una linea più dura, criticando i fallimenti del regime birmano nel processo di transizione alla democrazia. Se alcuni analisti vi leggono la conseguenza di pressioni dall’alleato americano, altri notano che l’Indonesia ha anche un forte interesse in questo momento ad assecondare l’Unione europea: Jakarta vuole vedere cancellato entro il 2008 il bando sui voli indonesiani nell’Ue, che ha causato forti danni economici e d’immagine al Paese. Dal canto suo, l’Ue ha bisogno dell’appoggio dei governi regionali per rendere efficaci i suoi sforzi nel raggiungere una soluzione positiva al dossier birmano. Soprattutto ha bisogno di coinvolgere gli alleati economici del regime militare, come l’Indonesia, appunto che con la ex Birmania ha un volume di scambi commerciali che si aggira intorno ai 100 milioni di dollari annui. Con investimenti nel territorio pari a 240 milioni di dollari.
 
Le preoccupazioni di Jakarta per il bando Ue
Il legame tra la nuova linea di Jakarta verso il Myanmar e la preoccupazione di migliorare i rapporti con l’Ue emerge anche dalle parole del ministro degli esteri indonesiano, Hassan Wirajuda (nella foto). Ieri, nel suo tradizionale discorso di fine anno, il politico ha definito una vera propria “farsa” la Convenzione nazionale per redigere la nuova costituzione birmana e ha accusato la giunta militare della brutale repressione delle manifestazioni dei monaci buddisti, lo scorso settembre. Allo stesso tempo Hassan ha promesso che entro l’anno le compagnie di volo indonesiane torneranno a volare verso l’Ue.
 
Egli ha riconosciuto che il bando rappresenta un problema nelle relazioni bilaterali con il blocco dei 27, che “vogliamo risolvere al più presto”. “L’Ue – ricorda il ministro – è diventata un importante partner commerciale e fonte di investimenti esteri per l’Indonesia. Ecco perché il divieto sui nostri voli è giunto come una sorpresa”. L’anno scorso, nell’aggiornare la lista delle compagnie aeree proscritte dal territorio dell'Ue, la Commissione europea ha incluso un divieto operativo nei confronti di tutte le 51 compagnie certificate in Indonesia. Il provvedimento ha dato un duro colpo all’industria del turismo, già messa a dura prova dai frequenti disastri naturali nella zona.
Si attende ora di vedere quale posizione terrà il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, che la prossima settimana incontrerà a Jakarta il premier birmano Thein Sein. (MH)
 
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