Jakarta, si aggrava l’emergenza coronavirus. Sistema sanitario al collasso
Ieri 40 persone morte per il Covid-19 sono state sepolte nel cimitero di Pondok Ranggon: è il numero più alto mai registrato in un solo giorno. Dal 14 settembre rientra in vigore il lockdown parziale. Critiche alle autorità per la gestione della crisi. Posti letto per le terapie intensive quasi esauriti.
Jakarta (AsiaNews) – Si aggrava l’emergenza coronavirus nella capitale indonesiana. Ieri 40 persone morte per il Covid-19 sono state sepolte nel cimitero pubblico di Pondok Ranggon. Secondo funzionari del posto, è il numero più alto di sepolture mai registrato in un solo giorno. Il record precedente, registrato il 5 settembre, era di 37.
Per tentare di contenere l’aumento dei contagi (circa 1.000 al giorno), Anies Baswedan, governatore di Jakarta, ha annunciato il 9 settembre che in città sarà reintrodotto un “semi-lockdown”. Le restrizioni entreranno in vigore dal 14 settembre.
Dopo l’imposizione di misure restrittive in marzo, le autorità hanno allentato le limitazioni in modo graduale dal 4 giugno. Uffici, negozi e mercati, oltre a parchi e strutture turistiche, sono stati riaperti, ma ciò ha provocato un aumento delle infezioni.
Con quasi 51mila casi di contagio e più di 1.300 morti, quella di Jakarta è l’area più colpita dalla pandemia. In totale, il Paese ha avuto finora circa 211mila infetti e 8.500 morti.
La mossa di Anies Baswedan ha ricevuto diverse critiche sulle reti social. Alcuni lo accusano di essere intervenuto con colpevole ritardo per motivi politici, permettendo ad esempio lo svolgimento in città di molte manifestazioni di massa contro il presidente Joko “Jokowi” Widodo, suo avversario.
Secondo Paulus Januar, presidente dell'Associazione cattolica degli studenti alla fine degli anni 90’, l’allentamento delle restrizioni è stato deciso per favorire la ripresa economica. Ma la fase post-lockdown è stata gestita male dalle autorità, così il numero dei pazienti contagiati è cresciuto in modo vertiginoso.
Paulus, un dentista, sottolinea che i medici indonesiani hanno dovuto compiere grandi sforzi per affrontare la pandemia. In Indonesia ci sono 132 ospedali per il trattamento dei malati di Covid-19. Jakarta, una città di 10 milioni di abitanti, ne ospita 20.
“Le strutture sanitarie messe a disposizione per la crisi pandemica non sono sufficienti”, spiega Paulus ad AsiaNews. “L’83% delle unità di terapia intensiva – egli aggiunge – sono occupate al momento; il livello ideale è sotto il 70%. Se il numero dei pazienti continua a salire a questi ritmi, il sistema sanitario crollerà, e il governo sarà costretto a imporre ulteriori limitazioni”.
22/02/2021 11:50