Jakarta, nuovo codice penale: timori per turismo e rispetto dei diritti umani
Le nuove norme entreranno in vigore fra tre anni: vietano anche i rapporti sessuali fuori dal matrimonio. I residenti temono che i visitatori stranieri abbandoneranno località turistiche come Bali. I difensori dei diritti umani denunciano le leggi oppressive nei confronti di vari gruppi sociali, inclusi giornalisti e minoranze religiose.
Jakarta (AsiaNews) - Il nuovo codice penale, approvato nei giorni scorsi dal Parlamento e noto con la sigla Kuhp, rischia di avere un impatto negativo sul turismo e gli investimenti stranieri secondo parte della popolazione. Vari cittadini e alcune organizzazioni internazionali, incluse le Nazioni Unite, hanno espresso preoccupazione, non solo in relazione all’articolo 412, secondo cui le coppie non sposate che convivono possono essere perseguite penalmente, ma anche nei confronti di una serie di leggi oppressive dei diritti di vari gruppi sociali (donne, giornalisti, minoranze religiosi e membri della comunità LGBTQ+).
Per alcuni, l’articolo 412, che rende il sesso consensuale al di fuori del matrimonio un reato penale, potrebbe avere ripercussioni sui visitatori stranieri in Indonesia perché chiunque non presenti una prova di matrimonio e condivida una stanza rischia di dover affrontare un procedimento legale.
Wayan, una guida turistica di Denpasar, a Bali, parlando con AsiaNews ha reagito con rammarico alla nuova legge, sostenendo che avrà un impatto negativo sul turismo dell’isola e sull’occupazione degli alberghi: “Temo che i visitatori stranieri lasceranno l’isola per i problemi morali e legali”, ha detto il residente dell'Isola degli Dei.
La normativa non entrerà in vigore prima di tre anni, per cui molte cose potrebbero cambiare. Il capo dell’agenzia del turismo di Bali, Tjok Bagus Pemayun, ritiene che la preoccupazione dell’opinione pubblica sia eccessiva, e che "gli affari andranno avanti come sempre" perché è improbabile che lo Stato eserciterà il diritto legale nelle questioni private e personali: “Non c’è bisogno di interpretazioni aggiuntive del codice penale”, ha precisato.
Bali è una nota meta turistica in cui lo stile di vita “occidentale” è ampiamente tollerato. “Non ci sarà alcuna differenza tra oggi e i prossimi tre anni”, sostiene Pamayun. "Non ci saranno gesti diversi da compiere qui", ha aggiunto riferendosi alla richiesta dell'amministrazione australiana di fornire maggiori dettagli sulle questioni "morali" inserite nel codice penale.
Nel settembre 2019 il presidente Joko Widodo aveva già proposto una modifica del codice penale, poi rimandata a causa delle proteste di vari gruppi della società civile. "In un colpo solo la situazione dei diritti umani in Indonesia è peggiorata in maniera drastica, con milioni di persone che potrebbero essere soggette a procedimenti penali ai sensi di questa legge profondamente viziata", ha dichiarato Andreas Harson, ricercatore di Human Rights Watch. Tra le altre cose, il codice penale impedisce alle donne di ricevere informazioni sulla contraccezione, vieta le relazioni omosessuali, rafforza le leggi sulla blasfemia, vieta di insultare il presidente e le istituzioni nazionali.
Il ministro indonesiano per i Diritti legali e umani, Yasonna Laoly, sostiene che il nuovo codice dovrebbe essere considerato il fiore all’occhiello dell’Indonesia, dopo che il Paese per 104 anni ha utilizzato un codice di concezione olandese, quindi basato sui dettami dell’ex potenza coloniale: “È il momento di utilizzare un codice pensato a livello locale, sebbene non sia facile accogliere tutte le richieste espresse dalla società multietnica indonesiana”.
In risposta ai commenti dell’ambasciatore Usa in Indonesia, secondo cui gli investitori stranieri abbandoneranno presto il Paese, il ministro Laoly ha spiegato che l’articolo 412 sulla convivenza e l’articolo 413 sull’adulterio hanno il solo scopo di garantire la “santità” del matrimonio. “L’azione penale sarà esercitata solo nei confronti dei colpevoli (coppie non sposate) in caso di denuncia da una qualsiasi delle parti”, ha scritto il ministro sui propri social.