Jakarta, elezioni 2024: leader religiosi chiedono che venga mantenuta la pace sociale
Convocato dal cardinale Ignatius Suharyo, il Peaceful Indonesia Forum ha rilasciato una dichiarazione in cui chiede che si svolgano votazioni libere ed eque, dopo che alla fine del mese scorso uno scontro tra fazioni politiche opposte ha provocato un morto.
Jakarta (AsiaNews) - A circa due mesi e mezzo dalle elezioni del 2024, previste il 14 febbraio, i leader religiosi dell’Indonesia, convocati dal cardinale Ignatius Suharyo, hanno espresso preoccupazione per il crescente clima di conflitto che si sta creando nel Paese, chiedendo che le votazioni si svolgano in maniera equa e pacifica.
Il 6 dicembre dal complesso residenziale del cardinale nell’arcidiocesi di Jakarta, i capi delle varie organizzazioni religiose, riunitisi in quello che hanno chiamato Peaceful Indonesia Forum, hanno rilasciato una dichiarazione in cui affrontano quelle che per loro sono alcune questioni chiave in vista delle elezioni del prossimo 14 febbraio. Si tratta, in particolare, dell’importanza dell’unità dell’Indonesia come nazione che dovrebbe essere difesa da tutte le parti, della necessità che vengano adottati a livello politico i principi sancita dalla Pancasila (la filosofia su cui si basa la nascita dello Stato indonesiano) e dalla Costituzione del 1945. I leader religiosi hanno inoltre raccomandato che venga rispettato da tutti i candidati un processo elettorale libero ed equo, e che al contrario venga evitata la circolazione di informazioni fuorvianti.
"Questo forum è stato creato in risposta alle tensioni sociali distruttive che potrebbero mettere in pericolo l'unità del popolo indonesiano", ha dichiarato Izzul Muslimin, portavoce del gruppo, formato dalla Chiesa cristiana e cattolica, Kong Hu Cu Matakin, Nusantara Spiritual, i buddhisti e gli induisti indonesiani e il Consiglio degli Ulema indonesiani (MUI).
Nonostante le tre coppie di candidati politici abbiano promesso il loro impegno nel seguire le regole della democrazia, molti in Indonesia temono che i sostenitori più accaniti dei partiti possano mettere in atto azioni violente. A fine novembre lo scontro tra due diversi gruppi di sostenitori politici a Bitung, nella provincia di Sulawesi settentrionale, ha provocato la morte di una persona.
Non sarebbe una novità in Indonesia: già in occasione delle elezioni del 2019 si erano verificati scontri che secondo i leader religiosi potrebbero mettere a repentaglio l'armonia della moderna società indonesiana.