Jakarta, Ministro delle finanze nuovo direttore operativo della Banca Mondiale
di Mathias Hariyadi
Il presidente indonesiano Yudhoyono ha accolto le dimissioni di Sri Mulyani, che ricoprirà un nuovo e prestigioso incarico a Washington. Critiche dall’opposizione per il piano di salvataggio della Century Bank promosso dall’ex ministro. Per la maggioranza dei cittadini è una persona “integra”.
Jakarta (AsiaNews) – Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha accettato le dimissioni di Sri Mulyani, Ministro delle finanze, che andrà a ricoprire la carica di direttore operativo della Banca Mondiale. Le opposizioni contestano la decisione, ricordando che l’ex ministro è finita al centro delle polemiche per il piano di salvataggio di un istituto di credito indonesiano. Yudhoyono, pur dicendosi dispiaciuto per le dimissioni, ribadisce il suo apprezzamento per la donna e si congratula per il nuovo – e prestigioso – incarico.
“Ha saputo mantenere stabile l’economia indonesiana – ha commentato il presidente – durante la crisi finanziaria globale”. Apprezzamenti giungono anche da esponenti del Golkar Party e del Democrats Party, che sottolineano l’integrità dell’ex ministro e il rispetto di cui gode all’estero, nonostante il presunto “scandalo” legato al piano di salvataggio della Century Bank. Esso vede coinvolto anche Boediono, attuale vice-presidente e all’epoca direttore della Banca centrale indonesiana.
Tuttavia, diversi esponenti dell’opposizione contestano il via libera dato a Sri Mulyani (nella foto), chiamata nell’organo direttivo della Banca Mondiale. Nei giorni scorsi la Commissione indonesiana anti-corruzione (KPK) ha interrogato l’ex ministro e il vice-presidente Boediono. Alcuni parlamentari hanno inviato un duro messaggio alla KPK, chiedendo che alla donna sia impedito di lasciare il Paese.
Incurante delle critiche, il presidente Yudhoyono ha dato il proprio consenso alla partenza di Sri Mulyani alla volta di Washington. Per la gran parte degli indonesiani, la ex ministro e il vice-presidente Boediono sono personalità integre, non di parte, aliene da legami con uomini d’affari corrotti.
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