Jaffna: il governo sta distruggendo la libertà e la dignità dei tamil
Jaffna (AsiaNews) - "Il governo dello Sri Lanka sta violando e distruggendo la libertà e la dignità dei tamil nel nord del Paese". A parlare è il ven. Bendiwewea Diyasena Thero, monaco buddista che - insieme a un migliaio di persone di ogni etnia e religione - ha partecipato a un incontro tenutosi a Jaffna (Northern Province) il 15 luglio scorso.
In un primo momento, i partecipanti all'incontro avrebbero dovuto prendere parte a una manifestazione pacifica (satyagraha) organizzata dalla National Fisheries Solidarity Movement davanti alla principale stazione degli autobus di Jaffna. Tuttavia, la polizia ha impedito che la dimostrazione avesse luogo, presentando un'ordinanza di tribunale. In esse si affermava che 12 persone avevano presentato richiesta di bloccare il raduno, per "timore che potesse causare problemi".
In aggiunta a questo, membri delle forze dell'ordine hanno minacciato i civili che vivono nella zona - inclusi alcuni profughi -, intimando loro di non partecipare alla manifestazione.
Tuttavia la Nafso è riuscita a organizzare un "incontro", convogliando i manifestanti - tamil, singalesi, musulmani, cristiani, monaci buddisti, sacerdoti, rappresentanti della società civile, politici e membri del Christian Solidarity Movemement (Csm) - alla Weerasignham Hall della città.
"Mettere a tacere i media - spiega p. Reid Shelton Fernando - o impedire alle persone di incontrarsi e partecipare a eventi pacifici non può nascondere la verità. La Sacra Bibbia ha detto che un giorno la verità verrà a galla. Fino ad allora, secondo la nostra fede, dovremo pregare il nostro Dio affinché ci conduca a una società pacifica".
"Nel nord - sottolinea Suresh Premachndran, parlamentare della Tamil National Alliance - vive solo 1 milione di persone. L'esercito dello Sri Lanka conta solo 200mila soldati, di cui 150mila dispiegati nel nord. È evidente che è in atto una militarizzazione della zona".