Istanbul, Santa Sofia: entro 15 giorni la decisione sulla trasformazione in moschea
Il Consiglio di Stato ha completato l’acquisizione degli atti. La sentenza, prevista per questa mattina, slitta di due settimane. Voci di “pressioni” sul governo di Ankara. Ma Erdogan vuole mantenere la cerimonia ufficiale il 15 luglio, nel quarto anniversario del fallito golpe.
Istanbul (AsiaNews/agenzie) - Questa mattina dopo una udienza lampo durata solo 17 minuti, un tribunale turco ha deciso di rinviare la controversa decisione sulla trasformazione di Santa Sofia in moschea. La sentenza è prevista entro le prossime due settimane. Di recente sulla vicenda era intervenuto anche il patriarca ecumenico Bartolomeo I, avvertendo del rischio di scontro fra cristiani e musulmani in caso di riconversione al culto islamico, mentre non sembra cadere l’idea di una condivisione dell’edificio proposta dal patriarca armeno.
Dopo aver completato l’acquisizione degli atti, il Consiglio di Stato - il più alto in grado a livello amministrativo - ha affermato che il verdetto verrà emesso “entro 15 giorni”. Alcune fonti riferiscono che lo “slittamento” è dovuto alle “pressioni” internazionali delle ultime ore sul governo di Ankara. Resta dunque in sospeso la sorte dello storico edificio di Istanbul, per secoli una cattedrale, poi trasformata in moschea dopo la presa di Costantinopoli nel 1453, infine convertita in museo dal primo presidente Kemal Ataturk, padre della moderna Turchia.
La tensione attorno all’edificio si era inasprita in seguito alla decisione, sostenuta dal presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha fatto di nazionalismo e islam le armi per mantenere il potere, di recitare una preghiera islamica al suo interno. Nei giorni seguenti si era registrata la pubblicazione di un sondaggio secondo cui il 73% dei turchi sarebbe favorevole alla trasformazione in moschea.
Secondo i media turchi, il governo potrebbe mantenere aperta Santa Sofia ai turisti, pur riconvertendola in luogo di culto come avviene per la Moschea Blu, che sorge proprio di fronte all’ex basilica. Fonti di Hurriyet affermano che il giorno previsto per la cerimonia ufficiale dovrebbe essere il 15 luglio, in concomitanza con il quarto anniversario del fallito golpe.