Israele rassicura i cattolici dopo la cancellazione dell’incontro in Vaticano
Roma (AsiaNews) - L’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oded Ben Hur ha dichiarato a AsiaNews di voler assicurare il mondo cattolico che la decisione israeliana di non partecipare alla "Plenaria" prevista in Vaticano per oggi 29 marzo, per i negoziati tra Santa Sede e Israele, non ha alcun significato di rottura, e non è neppure una mancanza di riguardo per la delegazione ospitante. L’assenza è “unicamente” dovuta a "contingenze di politica internazionale". Parlando con AsiaNews egli ha voluto precisare: “Il motivo del rinvio della riunione plenaria della Commissione Bilaterale Permanente di Lavoro tra la Santa Sede e lo Stato d’Israele è stato dovuto a nuove circostanze in Medio Oriente, che richiedevano la presenza del Direttore Generale del Ministero degli Affari Esteri Israeliano. La Conferenza della Lega Araba a Riad, il viaggio del Segretario di Stato Rice e la presenza in questi giorni del Segretario dell’ONU nella zona, hanno impedito la partenza del Direttore Generale in sede”.
Poco dopo la cancellazione dell’incontro, l’ambasciatore dice ad AsiaNews che “ il Direttore Generale (Capo della delegazione Israeliana per i colloqui in Vaticano) ha inviato una lettera alla Segreteria di Stato della Santa Sede, spiegando le circostanze politiche che avevano richiesto che rimanesse in Israele, scusandosi per aver dovuto rinviare l’arrivo in Vaticano”.
Ieri un comunicato della Santa Sede esprimeva “rammarico” per la cancellazione dell’incontro e attendeva “al più presto” una nuova data per la convocazione della Plenaria.
Ben Hur, esprime “disappunto” per ciò che egli definisce fraintendimenti della vicenda, e conclude affermando che “alla luce dei buoni rapporti tra Santa Sede e Israele, e della buona volontà finora espressa nei colloqui bilaterali, siamo certi di poter concertare una data per l’incontro della Commissione in tempi più brevi possibili”