Israele lancia una operazione per distruggere i tunnel di Hezbollah

Portavoce militare: sono “tunnel di attacco” non ancora operativi, il cui numero resta segreto. Le operazioni avvengono in territorio israeliano, ma sono destinate ad innalzare la tensione con il movimento sciita filo-iraniano. Nei giorni scorsi colpite basi di Hezbollah in Siria, vicino Damasco.

Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Questa mattina l’esercito israeliano ha annunciato di aver individuato - e avviato le operazioni di distruzione - di alcuni tunnel scavati da Hezbollah, che avrebbero permesso l’ingresso nel proprio territorio dal vicino Libano. Jonathan Conricus, portavoce dell’esercito con la stella di David, parla di “tunnel di attacco” che non erano ancora operativi.

Il militare non ha voluto specificare quanti tunnel siano stati individuati e quali modalità saranno usate per la loro distruzione. Egli ha aggiunto che tutte le operazioni avverranno all’interno del proprio territorio, ma appaiono destinate ad innalzare la tensione con il movimento politico-militare libanese, sciita e filo-iraniano col quale Israele ha combattuto una devastante guerra nel 2006.

“Abbiamo lanciato l’operazione Scudo settentrionale - ha affermato Conricus - per far luce e annientare i tunnel usati per attacchi oltreconfine, scavati dall’organizzazione terroristica Hezbollah dal Libano verso Israele”. Una operazione che è giunta a poche ore di distanza dall’incontro fra il premier Benjamin Netanyahu e il segretario di Stato americano Mike Pompeo a Bruxelles. Durante il faccia a faccia il Primo ministro ha parlato di “passi” da intraprendere per “bloccare l’aggressione dell’Iran e dei suoi affiliati nel nord”, con riferimento a Siria e Libano.

Nei giorni scorsi Israele aveva attaccato la più importante base di Hezbollah in Siria, nella cittadina di Kiswah (vicino Damasco). Alcuni missili sarebbero stato abbattuti dalla difesa antiaerea siriana, di fabbricazione russa; altri avrebbero raggiunto la base - anche se il governo smentisce - provocando danni alla struttura. Fra gli obiettivi colpiti vi sarebbe inoltre un deposito di razzi vicino alla frontiera fra Libano e Siria.