Israele bombarda il Libano sud, ma 'sbaglia' obbiettivo
Gerusalemme (AsiaNews) - Aerei israeliani hanno bombardato nelle prime ore del giorno la zona di Naameh, fra Beirut e Saida. Secondo l'esercito di Israele, l'obbiettivo era un "sito terrorista", da cui provenivano missili sparati ieri su Nahariya (Israele nord). Ma il gruppo di militanti palestinesi residente a Naameh nega di aver a che fare coi missili, il cui lancio è stato invece rivendicato da un gruppo vicino ad Al Qaeda.
I quattro razzi lanciati dal Libano su Israele hanno fatto solo alcuni danni, senza vittime. Ma il traffico aereo è stato fermato e le sirene hanno lanciato l'allarme nella zona di Haifa. Anche il raid israeliano non ha fatto vittime.
La zona colpita nella valle di Naameh è in mano al Comando generale del Fronte di Liberazione della Palestina di Ahmed Jibril, noto per il suo sostegno alla Siria e a Bashar Assad. Il portavoce del Fronte, Ramez Mustapha, ha dichiarato che la bomba lanciata nel raid alle 4 di questa mattina (ora locale) "non ha fatto vittime o Danni", e ha negato che il suo gruppo avesse lanciato i missili ieri.
L'attacco è stato invece rivendicato dalle Brigate di Abdullah Azzam, un gruppo legato ad Al Qaeda, che in passato si è reso responsabile di lanci di razzi verso Israele nel 2009 e nel 2011.
Nonostante ciò, l'esercito israeliano si è vantato di "aver colpito in modo preciso l'obbiettivo".
Michel Suleiman, presidente del Libano, ha ribadito ieri che il lancio di missili dal territorio libanese è una violazione delle risoluzioni Onu e i responsabili devono essere portati davanti alla giustizia. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu da parte sua ha ricordato che "chiunque ci fa del male, o cerca di farci del male, noi lo colpiremo".