Israele approva oltre 500 nuove case in Cisgiordania
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità israeliane hanno approvato altri 558 lotti abitativi in tre insediamenti di Gerusalemme est. Le nuove abitazioni saranno così distribuite: 386 ad Har Homa, 136 a Neve Yaakov e 36 unità a Pisgat Zeev. Dall'agosto 2013 il governo ha rilasciato un totale di 4078 permessi per la costruzione di abitazioni nei territori palestinesi.
L'Autorità palestinese (Ap) ha definito la decisione di Tel Aviv come "una deliberata provocazione". Secondo Hanan Ashrawi, membro del comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), la costruzione di lotti abitativi risponde a una strategia precisa del governo israeliano. "Israele - afferma la donna - vuole spingere l'Ap abbandonare il tavolo dei negoziati per poi imputare ai palestinesi il fallimento del processo di pace".
Anche Peace Now e il Meretz party, movimenti della sinistra israeliana, hanno criticato la mossa del governo. Per Lior Amihai, portavoce di Peace Now, questa "è una decisione scellerata fatta in un momento ancora più sbagliato". "Un governo che vuole la soluzione di 'due popoli due stati' - afferma - non dovrebbe distribuire permessi di costruzione per gli insediamenti di Gerusalemme est".
Dalla sua elezione, il governo Netanyahu si regge sul consenso delle frange più conservatrici della politica israeliana. Per mantenere il potere, il Premier ha promosso in questi anni una politica di espansione delle colonie che ha reso impossibile l'unità territoriale della Cisgiordania, impedendo di fatto la creazione di uno Stato palestinese. Nei territori vivono circa 500mila coloni.