Islamabad testa il missile Nasr: ‘deterrenza credibile’ contro la belligerante India
È un’arma di superficie a corto raggio con una gittata intorno ai 60-70 chilometri. Serve a contrastare con “acqua fredda” la strategia di “Cold Start” di Delhi. La corsa agli armamenti rischia di aumentare la tensione militare tra nemici di lunga data.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Il Pakistan ha testato ieri con successo il missile balistico “Nasr”. Si tratta di un missile di superficie a corto raggio, che sfrutta un sistema ad altissima precisione con una gittata intorno ai 60-70 chilometri. Il servizio di pubbliche relazioni dell’esercito (Ispr) ha spiegato che l’armamento “aumenterà la deterrenza credibile contro il predominante spettro della minaccia”. Anche se mai nominata in maniera aperta, è l’India il diretto obiettivo del test. Esperti ritengono che sia la risposta alle numerose trasferte all’estero con le quali il premier Narendra Modi sta costruendo una cerchia di Paesi amici per contrastare il pericolo del terrorismo proveniente dal Pakistan.
Il lancio è servito per sperimentare la nuova arma che “potrebbe essere dispiegata in brevissimo tempo”. Il generale maggiore Qamar Javed Bajwa, capo dell’esercito pakistano, ha detto che “il Nasr getta acqua fredda (cold water) sulla dottrina del Cold Start (inizio freddo)”. La dottrina è una strategia di guerra limitata delineata dall’esercito indiano per sequestrare porzioni di territorio pakistano, senza tuttavia arrivare ad un conflitto nucleare aperto. Presuppone che l’India possa oltrepassare la frontiera e lanciare rappresaglie contro obiettivi militari sensibili. Da parte sua, il Pakistan ha sempre ritenuto questa strategia come una vera minaccia alla sua sicurezza nazionale e anche l’ex presidente Usa Barack Obama ha sollevato preoccupazioni per una continua corsa agli armamenti.
La nuova tecnologia rischia di aumentare ancora di più la tensione tra Islamabad e Delhi, antichi rivali. Il gen. Bajwa ha affermato che “la guerra deve essere evitata ad ogni costo”, ma ha anche sottolineato che “la nostra capacità strategica è garantire la pace contro un vicino altamente militarizzato e sempre più belligerante”. Infine il test conferma che si è ancora molto lontani dall’eliminazione completa delle armi nucleari, come evidenziato dal recente rapporto sul numero delle armi atomiche in circolazione: esse sono in diminuzione (di poco) in Russia e Stati Uniti, ma in aumento in Paesi “caldi” come Cina, India, Pakistan, Nord Corea e Israele.