Islamabad blindata per la torcia, pronta una “gemella” indiana
Il governo di Islamabad ha deviato più volte il percorso del simbolo olimpico, atteso per domani, fino a restringerlo all’interno di uno stadio. Tibetani pronti alla protesta a Delhi: sfilerà una torcia dedicata ai diritti umani.
Islamabad (AsiaNews) – Dopo il turbolento periodo elettorale e le scosse di assestamento derivanti dalle elezioni governative dello scorso mese, il Pakistan si prepara a ricevere una nuova minaccia alla sua sicurezza interna: la torcia olimpica, divenuta oramai una mina vagante a causa delle proteste degli esuli cinesi e tibetani sparsi per il mondo.
Islamabad ha dichiarato una sorta di “stato di emergenza olimpica”: ha deviato più volte il percorso che farà domani il simbolo dei Giochi ed ha messo in stato di allarme migliaia di poliziotti, pronti a difendere i tedofori pakistani. Nonostante le rassicurazioni del ministero degli Interni e del Comitato olimpico internazionale, questi sfileranno soltanto all’interno dello stadio Jinnah, dedicato al padre della patria, per poi ripartire di corsa alla volta di Delhi.
Qui le previsioni non sembrano essere migliori. Alcuni membri dei movimenti giovanili tibetani in esilio in India, infatti, annunciano di voler far sfilare in concomitanza con la torcia una sua “gemella” dedicata ai diritti umani. Tenzin Choeying, presidente del gruppo “Studenti per il Tibet libero”, dice ad AsiaNews: “Il governo indiano ha dichiarato che non farà assistere il pubblico al passaggio della torcia. Per questo, noi ne faremo sfilare un’altra per protestare contro le atrocità cinesi a Lhasa”.
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