28/06/2023, 13.30
PAKISTAN
Invia ad un amico

Islamabad approva una legge per il ritorno di Nawaz Sharif

In base all'emendamento votato ieri la squalifica dei parlamentari non può essere superiore ai cinque anni. Il fratello dell'attuale premier si trova in Gran Bretagna dal 2019 dopo essere stato condannato a sette anni di carcere ed essere stato bandito per sempre dalla vita politica del Pakistan. Una carta da giocare in vista delle elezioni mentre continua la repressione nei confronti dei sostenitori di Imran Khan.

Islamabad (AsiaNews) - Ieri l’Assemblea nazionale del Pakistan ha approvato un emendamento secondo cui i tribunali del Paese possono squalificare i parlamentari per “un periodo non superiore a cinque anni”, una mossa che secondo i commentatori serve a preparare il ritorno dell’ex tre volte primo ministro ministro Nawaz Sharif, fratello dell’attuale premier Shehbaz. Il disegno di legge conferisce inoltre alla Commissione elettorale il potere di annunciare unilateralmente la data delle elezioni senza l’approvazione del presidente, che al momento è Arif Alvi, appartenente al partito di opposizione guidato da Imran Khan, il Pakistan Tehreek-e Insaf (PTI). L’approvazione della legge è stata resa possibile perché Alvi è in viaggio per l’hajj, il pellegrinaggio islamico in Arabia Saudita.

Nawaz era stato squalificato dalla politica a vita - e condannato a sette anni di carcere - dalla Corte suprema nel 2017, quando è stato giudicato colpevole in uno dei tanti casi di corruzione in cui è imputato. Due anni dopo è riuscito a ottenere la libertà su cauzione per ragioni di salute ed è volato a Londra, da cui ha continuato a guidare il Pakistan Muslim League (PML-N).

Suo fratello Shehbaz è diventato premier lo scorso anno dopo che il Parlamento aveva votato la sfiducia a Imran Khan, caduto in disgrazia dell’esercito (secondo gli esperti il vero coordinatore della politica pakistana). Khan era salito al potere nel 2018 dopo quasi un anno di governo di Shahid Khaqan Abbasi, scelto come successore di Nawaz perché tra i leader più noti del PML-N e per i buoni legami con i militari. 

Secondo l’analista Hasan Askari, è evidente che il disegno di legge sia stato approvato per consentire il ritorno di Nawaz, il quale “sarà molto utile politicamente al partito, ma non è ancora chiaro se lui stesso prenderà parte alle elezioni”.

La settimana scorsa Abbasi e Sharif si sono visti a Londra. Dopo l’incontro - secondo alcune indiscrezioni tenutosi perché ad Abbasi non erano state date cariche all’interno del PML-N - Abbasi ha detto ai media che non ci sono differenze all’interno del partito. Sharif ha poi incontrato a Dubai i principali leader del Pakistan Peoples Party (PPP), Bilawal Bhutto Zardari e suo padre Asif Ali Zardari, parte della coalizione di governo. Secondo fonti locali, avrebbero discusso “di questioni importanti, tra cui le sfide economiche e le prossime elezioni generali”, previste a ottobre di quest’anno.

Nel frattempo continua la repressione dei sostenitori di Imran Khan dopo le proteste scoppiate in occasione del suo arresto il 9 maggio. I manifestanti avevano preso di mira sedi governative e militari chiedendo la scarcerazione del loro leader, poi avvenuta su ordine della Corte suprema. In seguito ad alcune inchieste interne, l’esercito ha licenziato tre ufficiali per non aver fermato i violenti attacchi dei sostenitori del PTI, mentre oltre 100 persone arrestate dopo le proteste, stanno venendo processate in tribunali militari, che secondo i difensori dei diritti umani non garantiscono un’equa difesa.

Da oltre un anno Imran Khan chiede elezioni anticipate sostenendo che il governo voglia farlo fuori in vista delle prossime votazioni. A marzo un sondaggio lo dichiarava il leader più popolare del Paese con oltre il 60% delle preferenze contro il 30% degli altri capi politici. Tuttavia Khan deve ancora affrontare decine di accuse giudiziarie nei suoi confronti.

Anche Nawaz Sharif è ancora implicato in una serie di cause legali (solo la settimana scorsa è stato assolto dopo 37 anni da altre accuse di corruzione), ma è prassi consolidata che i processi contro i politici vengano archiviati una volta che il loro partito torna al potere.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Islamabad: il generale Asim Munir nominato nuovo capo dell'esercito
25/11/2022 11:15
Ex premier Sharif condannato a 10 anni di carcere. Attivisti: È una guerra per il trono
09/07/2018 11:35
Elezioni a Islamabad: 'indipendenti' di Imran Khan avanti, ma senza maggioranza
09/02/2024 14:44
Cresce la censura (anche online) verso il partito dell'ex premier Imran Khan
25/01/2024 13:50
Paul Bhatti: Senza soluzione politica, inevitabile l’intervento dei militari in Pakistan
02/09/2014


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”