Iraq, 40 cittadini indiani sequestrati a Mosul
Mosul (AsiaNews/Agenzie) - Lo scontro in corso tra l'esercito iracheno e le milizie sunnite dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis, formazione jihadista legata ad al Qaeda) raggiunge anche l'India. Circa 40 uomini di nazionalità indiana sono stati sequestrati a Mosul, quando stavano per essere evacuati da un'area distrutta dal conflitto tra governo sciita ed estremisti sunniti. Il governo indiano è in contatto con le autorità irachene e ha inviato a Mosul l'ex ambasciatore Suresh Reddy.
Gli uomini lavoravano a un cantiere vicino alla città per la compagnia di costruzioni Tariq Noor Al Huda. Nessuno ha chiesto un riscatto, né rivendicato il gesto. I responsabili potrebbero essere militanti dell'Isis o di altri gruppi.
Intanto, alcuni familiari dei rapiti hanno ricevuto telefonate dai loro cari. Charanjith Singh ha riferito al quotidiano indiano The Hindu: "Mio fratello ha detto che lui e i suoi colleghi sono al sicuro e non tenuti in ostaggio. I militanti hanno dichiarato che li rilasceranno se qualche funzionario dell'esercito o del governo indiano andrà a riprenderli".
Al momento circa 10mila cittadini indiani si trovano in Iraq per motivi di lavoro, di cui almeno 100 intrappolati nelle zone calde dello scontro. Tra questi, anche 46 infermiere, bloccate nella città di Tikrit, anch'essa conquistata dai miliziani sunniti. Su richiesta del governo indiano, una squadra della Mezzaluna Rossa ha contattato le donne, riferendo che stanno bene. Tuttavia, a causa della condizione delle strade non è possibile procedere alla loro evacuazione.
Qualche giorno fa il governo dell'India aveva chiesto ai suoi cittadini residenti in Iraq di considerare di lasciare il Paese, in vista della "precaria" situazione della sicurezza.
10/03/2017 10:36
02/12/2021 13:15