Iniziano le deportazioni dei migranti verso la Turchia
I primi deportati sono alcune centinaia da Lesbo e Chios. Giungeranno a Dikili, in Turchia, per essere registrati e ospitati in tende. L’accordo Turchia-Ue criticato come “illegale e disumano”.
Istanbul (AsiaNews/Agenzie) - Tre battelli turchi con decine di migranti a bordo hanno lasciato stamane le isole greche di Lesbo e Chios per iniziare le deportazioni dei migranti in Turchia, secondo un controverso accordo fra l’Unione europea e la Turchia.
Stamane un piccolo ferry, il Lesvos e il catamarano Nezli Jale hanno imbarcato circa 131 persone in maggioranza bangladeshi e pakistani. A Chios, un’altra isola del Mar Egeo, un battello turco ha imbarcato altri migranti, di cui non si sa ancora il numero. Essi vengono spediti a Dikili, nella zona ovest della Turchia, dove sono state preparate due tendoni per accogliere almeno 500 profughi.
Il governo della regione di Izmir ha dichiarato che i migranti staranno a Dikili e a Cesme (un altro luogo di raccolta) sono per poco tempo e saranno poi trasferiti altrove.
In base all’accordo, tutti i migranti illegali che arrivano in Grecia, o la cui domanda di asilo è stata rigettata, verranno deportati in Turchia. Per ogni siriano che viene rispedito indietro, la Ue accetterà un siriano dai campi profughi turchi purché abbia una documentazione legittima.
Per questo lavoro di traffico, la Turchia ha pattuito di ricevere dalla Ue una donazione di 3 miliardi di euro, oltre a passi più veloci per l’integrazione della Turchia nell’Unione. L’accordo è stato criticato con forza da molti gruppi come “illegale e disumano”.
Lo scorso anno, almeno un milione di migranti e rifugiati sono arrivati in Grecia dalla Turchia. Molti di loro avrebbero voluto proseguire fino in Germania o altri Paesi del Nord Europa, ma diverse nazioni Ue e non hanno chiuso le loro frontiere per motivi di sicurezza e per calcoli politici, cavalcando la xenofobia di alcune fasce sociali.
07/03/2020 12:14
29/02/2020 11:32