Iniziano i corsi di democrazia per i capi tribù e gli imam iracheni
Al-Hilla (AsiaNews) - L'università islamica di Al-Hilla, a sud di Baghdad, ospita da ieri una facoltà unica al mondo: la Facoltà della Democrazia, con circa 200 iscritti. La particolarità risiede nel fatto che gli studenti sono i capi tribù e dei leader religiosi riconosciuti. Sui banchi universitari troviamo i capi delle principali tribù di Karbala, Najaf [città sacre agli sciiti], Al-Diwaniyah, e di tre province di Al-Anbar. I corsi sulla democrazia sono gestiti da James Mayfield, del Centro di Ricerche e Formazioni della Coalizione.
Nel discorso di inaugurazione, il rettore dell'Università Islamica di Al-Hilla, Farad Al-Husseini, ha annunciato che " L'Islam non è contrario alla democrazia .la democrazia non è un concetto importato dagli ebrei e dagli occidentali come asseriscono alcuni" ha detto " ma è piuttosto un'interpretazione dei principi di giustizia che si trovano nell'Islam".
Durante la lezione di ieri, impartita da Dick Johnson, rappresentante di Paul Bremer si è parlato dei "rischi di libanizzazione dell'Iraq" nel caso non fosse istaurata la democrazia. "Farete la stessa fine del Libano se non concedete alla gente la possibilità di eleggere liberamente i propri rappresentanti", ha detto Johnson, e ha sottolineato l'importante ruolo i capi tribù e gli Ulema religiosi possano avere nella ricostruzione del paese.
Parlando dello "stato di diritto", Mayfield ha sottolineato che "governare non significa sottostare alla pressione della piazza. Non basta una manifestazione per allontanare un governatore dal proprio incarico, bisognerebbe rivolgersi al tribunale". Johnson si è soffermato sulla "difficoltà di conciliare la fedeltà al clan, alla tribù ed all'Islam con la difesa del concetto di un Iraq unito che rappresenti tutte le confessioni e le etnie"
Illustrando i valori della democrazia Johnson ha detto che non bisogna applicare per forza il modello americano ma va trovata una forma di democrazia particolare per gli iracheni.
Il corso durerà sei mesi e dal prossimo gennaio saranno gli stessi capi tribù a diffondere ai cittadini delle loro zone quello che avranno appreso. (PB)
16/11/2004