Influenza aviaria: Pechino deve nominare un responsabile per informare subito l'Oms
E' previsto che un nuovo ufficio dia notizia entro 24 ore per ogni emergenza sanitaria, così da consentire un immediato intervento. Ma la Cina ancora non provvede e Hong Kong chiede di poterlo fare in modo autonomo.
Pechino (AsiaNews/Scmp) La Cina non si è ancora organizzata per comunicare subito all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) le emergenze sanitarie, come un'epidemia di influenza aviaria, come hanno predisposto altri 12 Stati del Pacifico occidentale. E' quanto è emerso ad Auckland dove dal 19 settembre si svolge la conferenza sulla Strategia per le emergenze sanitarie della regione.
Già dal 2005 tutti i Paesi sono stati invitati a designare un "punto focale" nazionale che dia notizia all'Oms delle emergenze, per consentire un immediato intervento globale. Il prossimo giugno ciò diventaterà obbligatorio per gli Stati membri. Ad Auckland 150 ministri e funzionari della sanità di 37 Paesi dell'area Pacifico occidentale sono stati sollecitati a indicare questi referenti.
Ieri Takeshi Kasai, consigliere regionale Oms per la Sorveglianza e l'intervento per le malattie infettive, ha detto che Pechino non lo ha ancora fatto. La Cina è uno dei Paesi più colpiti dall'influenza aviaria ed è stata più volte accusata di fornire notizie all'Oms con ritardo e parziali, non consentendo l'immediato intervento dei suoi esperti.
Jiang Zuojun, capo della delegazione cinese e vice ministro della Sanità, ha detto che a Pechino occorrono maggiori informazioni sulle procedure e i criteri per dare notizie e risposte all'Oms.
Tee Ah Sian, direttrice per il Pacifico occidentale per la lotta alle malattie infettive, ha ricordato che, se non viene nominato questo referente, l'Oms non ha notizia immediata e non può intervenire subito. Il nuovo ufficio darà la notizia entro 24 ore, permettendo un'immediata indagine.
Analisti hanno commentato che la Cina preferisce gestire "in proprio" simili emergenze, prima di comunicarle e ricevere gli esperti dell'Oms.
Hong Kong ha chiesto, tramite il direttore della Sanità Lam Ping-yan, di potere avere "un rapporto diretto" con l'Oms, anche se non è uno Stato membro, così da poterle dare immediata comunicazione, confidando nella "comprensione del governo cinese". (PB)