Inflazione: ora Pechino è più costosa di Hong Kong
Da sempre Hong Kong, ex colonia britannica, è considerata tra le città più costose al mondo, conseguenza di uno stile di vita occidentale con prezzi elevati, ma ora la situazione è rovesciata. A Pechino mezzo chilo di banane dalle Filippine costa 5,32 dollari di Hong Kong, mentre nel Territorio soltanto 4,18 dollari. Nei McDonald’s della capitale l’hamburger Big Mac costa 16,50 dollari, ma solo 15,10 dollari a Hong Kong. Una scatola di braciole di maiale è venduta a oltre 30 yuan nel supermercato Hualian di Pechino, ma almeno al 10% in meno nei negozi Wellcome o Park n'shop di Hong Kong. Una confezione di 10 mele Royal Gala importate costa 70-80 yuan a Hualian, ma non più di 20 dollari a Hong Kong.
Secondo i dati ufficiali, in Cina l’inflazione è stata del 3,3% nel 2010 (+4,6% a dicembre dopo il +5,1% di novembre), ma gli alimenti sono cresciuti rispetto all’anno prima del 9,6% a dicembre e dell’11,7% a novembre. Molti economisti ritengono che gli aumenti reali siano ancora maggiori. Si attendono i dati ufficiali per vedere se il Nuovo Anno cinese, iniziato il 3 febbraio, abbia fatto impennare i prezzi.
Esperti osservano che il governo tiene il cambio dello yuan stabile rispetto al dollaro Usa, per cui diventa sempre più sottostimato e diminuisce il potere di acquisto rispetto alle merci, specie di importazione. Al contrario il dollaro di Hong Kong è più libero di adeguarsi alle variazioni di mercato. Come esito lo yuan si è apprezzato sulla valuta di Hong Kong: 100 dollari di Hong Kong 10 anni fa erano scambiati con 110 yuan, ora ne valgono 85.
Fra l’altro il reddito medio procapite mensile è di 2.422 yuan a Pechino (dollari di Hk 2,867), due quinti rispetto a quello di Hong Kong, 2.655 yuan a Shanghai e 2.554 yuan a Guangzhou.
Ora le famiglie di Guangzhou e Shenzhen vanno spesso a Hong Kong per fare la spesa (si parla di maggiori acquisti per il 18,3% nel 2010, secondo dati del Dipartimento Censo e Statistiche della Municipalità), dopo che per anni gli abitanti di Hong Kong venivano in Cina, specie nel fine settimana, perché tutto costava molto meno.
Fosche le previsioni per il 2011: gli esperti concordano che crescerà la pressione inflattiva, almeno fino a giugno, ma il governo dice che non apprezzerà lo yuan. Inevitabili altri aumenti dei prezzi.
06/07/2022 13:20