Indonesiane musulmane alla riscossa: divorzia dal marito e chiede 10mila dollari per la verginità perduta
Jakarta (AsiaNews) – Una donna di 27 anni chiede 10mila dollari marito, durante il divorzio, come ricompensa per la verginità perduta. È successo nella città di Banjarmasin, South Borneo, dove la donna viveva col marito 31enne e il figlio. È forse la prima volta che in Indonesia una donna, in una causa legale con un uomo, possa chiedere un compenso in denaro per un danno ricevuto.
Sposati nel 2008, i due hanno vissuto insieme fino al 2011, quando la perdita del lavoro del marito ha minato l’unità della coppia. La donna ha fatto richiesta di divorzio alla corte religiosa del distretto di Makassar e il marito si è detto felice di porre un termine legale alla relazione.
Poi però l’uomo ha fatto causa alla donna, pretendendo 50 milioni di rupie (circa 5mila dollari) come compenso del serio impegno ed appassionato amore dimostrato negli anni di matrimonio. La corte ha accettato l’istanza dell’uomo e condannato la donna al pagamento.
In risposta a questo, tramite il suo avvocato, la donna ha domandato il rimborso della verginità perduta: “Ho fatto questo per ribattere all’avidità del mio (ex) marito. Se egli insisterà ancora con la sua richiesta, io porterò avanti la mia”. Ogni tentativo della corte di raggiungere un compromesso tra le parti non ha dato risultati.
Un altro caso simile è avvenuto a Surabaya, nel Java orientale, dove una donna ha presentato una richiesta legale all’ex marito di 5 miliardi) di rupie (500mila dollari come ricompensa della verginità perduta.
In Indonesia – Paese musulmano più popoloso al mondo – la donna è spesso oggetto di discriminazione e di limitazione dei diritti. Lo scorso giugno la provincia di Aceh ha dichiarato coprifuoco obbligatorio solo per i cittadini di sesso femminile, con lo scopo ufficiale di diminuire i casi di violenza sessuale. L’anno scorso è stata reintrodotta la poligamia, attuabile dietro pagamento di una piccola tassa.
28/12/2018 08:56
25/09/2017 15:51