Indonesia: rimandata l'esecuzione di Tibo e compagni
I tre cattolici dovevano essere fucilati intorno alla mezzanotte di ieri; al momento nessuna comunicazione ufficiale sulla nuova data dell'esecuzione, che si presume avverrà non prima di domani.
Palu (AsiaNews) Non saranno fucilati almeno fino a domani i tre cattolici indonesiani in carcere a Palu, provincia di Sulawesi centrali. "L'esecuzione avrà luogo nelle prime ore di venerdì" (ora di Palu) ha reso noto p. Jimmy Tumbeleka, la guida spirituale dei tre condannati, e che li ha seguiti durante la detenzione. La fucilazione doveva avvenire intorno alla mezzanotte di ieri.
Fin dall'inizio, però, le autorità non ne hanno mai comunicato l'orario esatto. Anche ora non ci sono commenti, né annunci ufficiali circa una nuova scadenza. Secondo le dichiarazioni di p. Tumbeleka, riportate dal quotidiano Jakarta Post, la decisione di giustiziare i tre domani è seguita ad un incontro tra i responsabili della polizia provinciale.
Fabianus Tibo, 60 anni, Marinus Riwu, 48, e Dominggus da Silva, 42, sono giudicati responsabili di un massacro di musulmani avvenuto durante gli scontri interreligiosi di Poso nel 2000; dovevano già essere morti lo scorso 12 agosto, ma in seguito alle forte proteste internazionali per la loro condanna e ad un appello del Papa, la loro esecuzione è stata rimandata all'ultimo minuto.
A quanto riferisce il sacerdote, che ieri li ha confessati in carcere, "Tibo e compagni" ringraziano tutte le persone che si stanno battendo per la loro. Ieri a favore dei tre si sono espressi con appelli dell'ultima ora il vescovo di Manado, mons. Joseph Suwtan, Amnesty International e l'Unione Interparlamentare. Tibo e compagni hanno esaurito tutte le vie legali di appello, ma possono ancora sperare che il presidente Susilo si pronunci in modo positivo sulla loro seconda richiesta di grazia.
Intanto non diminuisce il livello d'allerta nella provincia di Sulawesi centrali, dove il numero di cristiani e musulmani si equivale. Nella zona sono dispiegati circa quattromila tra poliziotti, militari e forze civili. Altri 200 uomini della polizia di Sulawesi nord sono, invece, diretti a Poso come rinforzi.
Gruppi cristiani e per i diritti umani ritengono Tibo e compagni vittime di un processo iniquo, mentre gli estremisti islamici ne chiedono la morte immediata. Oggi circa mille persone sono scese in piazza a Atambua, Timor ovest, per una marcia di preghiera.