Indonesia, esperti: ancora alto l'allarme tsunami
Al centro dell'attenzione Sunda Strait, vicino Jakarta, colpita da un forte sisma, ma per ora risparmiata dall'onda anomala. Il presidente Susilo visita Cilcap e promette: entro il 2008 nuovo sistema di allarme anti-tsunami.
Jakarta (AsiaNews) Non si fermano gli allarmi per altri possibili disastri naturali in Indonesia, dopo lo tsunami abbattutosi il 17 luglio sulle località di Cilacap e Pangandaran, isola di Java, e il forte sisma registrato due giorni dopo a Sunda Strait, a ovest dalla capitale. Gli esperti avvertono gli abitanti di zone come Banten, Tangerang e Jakarta di rimanere in "massima allerta" per potenziali pericoli. Intanto il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ieri ha visitato l'area di Cilicap e promesso urgenti misure per potenziare il sistema di allarme tsunami; questo dopo la tragedia del 26 dicembre 2004 doveva essere la speranza di salvezza per la popolazione costiera, ma così non è stato .
Jusuf Jayadihardja, del ministero indonesiano della Ricerca e tecnologia, sottolinea che, ad esempio, a Sunda Strait "la minaccia sismica viene da due fronti: da una parte i movimenti tettonici sotto l'Oceano, dall'altra la crescente attività del pericoloso vulcano del monte Krakatau tra Java e Sumatra".
Al centro di dure critiche per le scarse misure adottate nella prevenzione dello tsunami e nella gestione del successivo disastro, Susilo ha ordinato alle agenzie preposte alle cure di accelerare i tempi per munirsi di nuovi sismografi e di sistemi di allerta almeno nelle zone "più a rischio" del Paese. Il presidente ha aggiunto che per questo progetto il governo stanzierà un "ingente budget extra" di diversi milioni di miliardi di rupie. Ha poi avvertito, però, che l'Indonesia da sola non riuscirà a dotarsi di sistemi di così alta tecnologia: "Donatori come Cina, Germania e Giappone hanno già dichiarato il loro impegno nel progetto". Secondo quanto dichiara il capo di Stato, il sistema di allarme anti-tsunami sarà pronto prima del 2008.